Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Israele infiamma i mercati, Bernstein promuove Prysmian - Finanza Report

Gio 02 Maggio 2024 — 05:53

Borsa italiana oggi: Israele infiamma i mercati, Bernstein promuove Prysmian



DIRETTA BORSA / Torna il rischio geopolitico e si somma alle incertezze sui tassi

Borsa italiana oggi

Il raid notturno di Israele sull’Iran, benché di entità moderata, riaccende in Borsa i timori di un’escalation in Medio Oriente, che tuttavia si affievoliscono nel corso della giornata. Le nuove incertezze si aggiungono comunque a quelle legate all’inflazione e a una stretta monetaria prolungata da parte della Fed, mentre la Bce sembra avviata a un primo taglio dei tassi a giugno, ma poi prenderà decisioni sulla base dei dati. A mercato chiuso S&P si pronuncerà sul rating dell’Italia.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,12% a 33.922 punti

L’attacco di Israele all’Iran ha fatto sbandare le Borse europee, che dopo un avvio in deciso ribasso, hanno tuttavia limitato i danni nella seconda parte della seduta. Del resto Teheran ha fatto sapere che non ci sarà una risposta. Gli Stati Uniti, sebbene informati, hanno precisato di non essere coinvolti, come sottolineato dal segretario di stato, Anthony Blinken. Anche Wall Street ha reagito in modo composto, con gli indici contrastati, forse più attenti alla prospettiva di un tardivo taglio dei tassi di interesse, che nin alle news provenienti dal Medio Oriente.

A Piazza Affari ha regnato la volatilità con numerosi titoli che hanno cambiato la direzione di marcia. Le banche, ad esempio, dopo un avvio debole hanno rialzato la testa, con Intesa Sanpaolo che sul finale ha guadagnato lo 0,8%, Unicredit lo 0,5%. Terna è stata la migliore del Ftse Mib (+2,2%), nel giorno in cui è terminato il roadshow negli States. Telecom Italia, arrivata a cedere oltre l’1%, è salita dell’1,3%, mentre si avvicina l’assemblea dei soci del 23 aprile. Sono andate male le azioni del settore petrolifero con Saipem giù del 2,1%. Hanno battuto la fiacca anche le Iveco (-1,5%) e le Stm (-2,3%).

Ore 15:45 – Borsa italiana ora piatta

Il Ftse Mib porta a termine degnamente la rimonta iniziata nella tarda mattinata e si affaccia ripetutamente sopra la parità, mentre in questo momento tratta invariato. Proseguono gli acquisti sulle utilities con Terna +1,5%, Enel +1%; sul fondo Saipem che paga il downgrade di Stifel.

Ore 15:15 – Future Ws poco mossi

Future americani in recupero a pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni di Wall Street.

Fra i singoli titoli, scivolone in pre-market per Netflix (-7%) dopo che la piattaforma di streaming video ha diffuso i conti e un outlook sui ricavi più debole del consenso; inoltre il gruppo ha reso noto che non riporterà più i dati trimestrali sui nuovi abbonati.

In gran spolvero invece Paramount (+10%) dopo che il New York Times e Bloomberg hanno riferito che Sony Pictures Entertainment e Apollo Global Management stanno discutendo una possibile offerta congiunta sul gruppo media.

In calo i rendimenti dei treasuries, mentre sul forex il dollaro perde slancio dopo gli acquisti della mattinata dopo l’escalation in Medio Oriente come valuta rifugio.

Ore 13:15 – Prysmian +0,2% con buy analisti

Prysmian (+0,2% a 50,32 euro) in controtendenza rispetto all’andamento generale (Ftse Mib -0,45%) dopo nuove indicazioni positive delle banche d’affari in scia all’acquisizione di Encore Wire negli Stati Uniti, che rafforza il gruppo sul mercato nordamericano al giusto prezzo, secondo gli analisti.

Bernstein ha così promosso Prysmian da market perform a outperform, con target price che passa da 48 a 60 euro; sempre oggi Hsbc ha alzato il target da 51 a 53 euro, confermando la raccomandazione buy.

Ore 12:00 – Ftse M8b (-0,3%) in recupero con utilities

Piazza Affari mette in scena un tentativo di rimonta mentre le ultime notizie sembrano ridimensionare l’importanza dell’attacco portato da Israele all’Iran, che non sarebbe intenzionato a replicare.

Bene le utilities, acquistate in chiave difensiva, con Terna a +1%, Erg e A2a in rialzo di oltre mezzo punto percentuale, così come Enel su cui gli analisti di Goldman Sachs confermano oggi la raccomandazione buy con prezzo obiettivo a 8,65 euro.

Intanto il petrolio azzera i guadagni con il Brent in rosso che tratta ora sotto 87 dollari al barile.

Ore 11:00 – Piazza Affari debole senza scossoni

Il Ftse Mib cede esattamente 1 punto percentuale a quota 33.541 punti.

Secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia “rimangono elevate le tensioni geopolitiche in Medio Oriente dopo l’attacco israeliano alla base militare di Isfahan in Iran. Nella notte, appena dopo la notizia dell’attacco, la reazione sui mercati è stata molto forte con i derivati su indici europei che sono arrivati a perdere quasi 3 punti percentuali. Il petrolio nella notte ha mostrato un rialzo del 4,50% e l’oro dell’1,70% (toccando un massimo a 2418 dollari l’oncia). Nelle ultime ore abbiamo tuttavia assistito a dichiarazioni che hanno cercato di evitare l’escalation del conflitto. In primis non sono stati colpiti obiettivi nucleari. L’Iran non ha minacciato nuove rappresaglie contro Israele e ha, almeno per il momento, sminuito il ruolo di Israele nell’attacco definendolo un incidente”.

“I ribassi dei mercati azionari in apertura sono stati contenuti e al momento gli indici europei – prosegue
lo Strategist – sono in territorio negativo con perdite di 1 punto percentuale circa. Si mantiene su livelli molto alti l’indice di volatilità. Nella notte il VIX ha toccato dei massimi che non si registravano da ottobre 2023. È evidente che, in una situazione di rischi geopolitici così elevati, siano da aggiustare i portafogli, aumentando esposizione su settore energetico, difesa e tecnologia (soprattutto in campo militare) e diminuendola su altri comparti. Tra le commodities risulta chiaro che le continue tensioni geopolitiche possano favorire soprattutto le quotazioni dei metalli preziosi (oro e argento) e del petrolio”.

Ore 10:45 – Unicredit, Bce vede rischi da elevato turnover dirigenti

Unicredit -1,50% in linea con la giornata di realizzi per il comparto bancario.

La Bce, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, ha segnalato alla banca “potenziali rischi” derivanti da un elevato ricambio manageriale. La ricostruzione cita due fonti a conoscenza della vicenda.

La segnalazione sarebbe avvenuta nell’ambito del feedback che la vigilanza fornisce alle banche nella valutazione complessiva dei loro presidi di gestione del rischio. Unicredit, viene ricordato, ha visto un significativo turnover in posizioni di vertice dopo l’arrivo dell’amministratore delegato Andrea Orcel nell’aprile 2021.

Ore 10:00 – Spread poco mosso tra rischio geopolitico e revisioni rating

Spread Btp Bund a 143 punti base da 142 della vigilia, con il rendimento del decennale italiano a 3,90% da 3,91%.

Questa sera è in calendario la revisione del rating sovrano dell’Italia da parte di S&P. Venerdì prossimo toccherà a Dbrs, mentre le revisioni di Fitch e Moody’s sono previste rispettivamente per il 3 e il 31 maggio. “Non ci aspettiamo un impatto particolare sullo spread Btp/Bund, poiché è probabile che le quattro agenzie di rating confermino i loro giudizi e le loro prospettive sull’Italia”, il commento di Unicredit Research. “A nostro avviso, la dinamica degli spread continua a risentire maggiormente dell’umore generale dei mercati del reddito fisso. La correlazione tra i titoli di Stato italiani e tedeschi rimane elevata, pari al 90% negli ultimi sei mesi, il che continua a indicare che gli investitori percepiscono i rischi idiosincratici dell’Italia come contenuti. Detto questo, riteniamo che gli investitori rimarranno cauti nei confronti dei Btp a causa della volatilità generale del mercato. Cio’ impedirà allo spread con i Bund di restringersi dai livelli attuali nel breve termine”, concludono da Unicredit Research.

Ore 9:30 – Ftse Mib -1,07% a 33.520 punti

Piazza Affari negativa in linea con il resto d’Europa e i future di Wall Street.

Il petrolio rialza in parte la testa ma non abbastanza da supportare Saipem, che cede un -2,6% dopo che Stifel ha tagliato la raccomandazione da buy a hold con prezzo obiettivo che passa da 2,10 a 2,30 euro.

In difficoltà anche Stellantis (-1,9%) anche se Goldman Sachs ha alzato il target price sul titolo da 27 a 28 euro, confermando il buy.

Realizzi sulle banche con Bp Sondrio a -2%, così come Moncler nel lusso.

Al momento due soli titoli in frazionale guadagno: Campari e Amplifon con +0,1%, mentre Prysmian limita i danni (-0,4%) dopo l’upgrade di Bernstein che ha alzato il rating da market perform a outperform e il target price da 48 a 60 euro.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, il raid di Israele in Iran dovrebbe riaccendere l’attenzione sui titoli della difesa come Leonardo e sui petroliferi che negli ultimi giorni avevano pagato prese di beneficio, come Saipem, Tenaris, la stessa Eni.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Bernstein hanno promosso Prysmian da market perform a outperform, con target price rivisto da 48 a 60 euro.

Stifel ha invece tagliato Saipem da buy a hold con prezzo obiettivo alzato da 2,10 a 2,30 euro.

Goldman Sachs ha alzato il target price su Stellantis da 27 a 28 euro, confermando il buy.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rosso, dopo il raid di Israele sull’Iran, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rialzo (Ftse Mib +0,74% a 33.881 punti). La Borsa italiana è stata trainata da spunti su Prysmian e Campari, e nuovamente da ricoperture sulle banche; sul fondo Leonardo e i petroliferi.

Wall Street ha invece frenato per chiudere in ordine sparso un’altra seduta nervosa e volatile sui timori di una stretta prolungata da parte della Fed. “Saremo in grado di ridurre i tassi solo verso la fine dell’anno. Giusto avere pazienza, non bisogna avere fretta”, ha detto Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, nel corso di un evento. “La strada verso un’inflazione al 2% sarà più lunga di quanto previsto, e accidentata, possiamo tenere i tassi fermi finché il mercato del lavoro regge”, ha aggiunto.

Intanto torna a fare capolino il rischio geopolitico con i gravi rischi di escalation in Medio Oriente dopo che Israele nella notte ha lanciato un attacco contro l’Iran. Un raid di moderata intensità, che avrebbe preso di mira una base militare a Isfahan, per dare “un segnale” all’Iran che Israele “ha la capacità di colpire all’interno del Paese”, hanno spiegato fonti dello Stato ebraico. L’attacco ha avuto immediate ripercussioni sui mercati asiatici e sul petrolio, con il Brent che si è inizialmente riportato sopra 90 dollari, per poi ripiegare in parte.

S&P ha abbassato i rating sovrani a lungo termine in valuta estera e locale di Israele ad “A+” da “AA-” e i rating a breve termine ad “A-1” da “A-1+”. L’outlook dei rating a lungo termine passa da stabile a negativo per riflettere il rischio che la guerra tra Israele e Hamas e il confronto con Hezbollah possano “aggravarsi o influenzare i parametri economici”.

I future Usa trattano stamattina negativi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un 2,66% a 37.068 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro è debole a 1,0630; il petrolio recupera terreno con il Brent a 88 dollari e il Wti a 84 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones +0,06% a 37.775 punti, S&P 500 -0,22% a 5.011 punti, Nasdaq -0,52% a 15.601 punti.

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