Fondazione Crt, verso il commissariamento?

Le dimissioni di Fabrizio Palenzona dalla carica di Presidente della Fondazione Crt, arrivate la scorsa settimana, hanno scosso l’ente e acceso i riflettori su una situazione già complessa, che potrebbe ora sfociare in un commissariamento.

Fondazione Crt, cosa è successo

Le dimissioni, maturate dopo un acceso confronto con il Consiglio di Indirizzo, aprono scenari di incertezza per il futuro della Fondazione, terza in Italia per grandezza.

La Fondazione Crt è nata nel 1991 dalla trasformazione della Cassa di Risparmio di Torino. Opera in Piemonte e Valle d’Aosta sostenendo progetti nei settori dell’arte, cultura, istruzione, ricerca, welfare e territorio. Il suo patrimonio ammonta a circa 1,6 miliardi. L’ente ha quote di Unicredit e Mundys (ex Atlantia), fra le sue partecipazioni.

La mossa su Generali

Le ragioni delle dimissioni non sono ancora state rese completamente chiare, ma sono emerse divergenze strategiche e gestionali all’interno del cda. Si va dalle ipotesi “di campanile” – Palenzona, che è di Novi Ligure in provincia di Alessandria, aveva auspicato di assumere iniziative meno “Torinocentriche” – a quelle che tirano in ballo partite chiave per la finanza italiana. Infatti recentemente con una mossa a sorpresa Crt è uscita da Banco Bpm per puntare sulle Assicurazioni Generali, partita cara soprattutto a Caltagirone che secondo quanto riporta la stampa avrebbe accolto con sollievo la notizia delle dimissioni di Palenzona.

La vicenda ha inoltre riportato alla luce il tema della trasparenza delle fondazioni bancarie. Il clima di tensione era già emerso nelle scorse settimane, con la richiesta da parte del Mef di un piano di riassetto per scongiurare il rischio di commissariamento.

Crt, ipotesi commissariamento

Cosa succederà ora? Il ministero dell’Economia, allertato dalle dimissioni di Palenzona, ha convocato per il 3 maggio un incontro con i vertici della Fondazione. L’obiettivo è quello di fare il punto sulla situazione e valutare se sussistano ancora i presupposti per evitare l’intervento commissariale.

L’ipotesi del commissariamento, paventata dal Mef, rappresenta dunque un’incognita per l’immediato futuro di Crt. In caso di commissariamento, verrebbero azzerati gli organi di gestione e la gestione dell’ente passerebbe temporaneamente nelle mani di un commissario nominato dal Ministero.

Parola al Mef

Dipenderà molto dall’esito dell’incontro del 3 maggio tra il Ministero e la Fondazione. Se il Mef riterrà che le criticità persistono, potrebbe decidere per il commissariamento. La Fondazione Crt, tuttavia, potrebbe ancora tentare di scongiurare questo scenario presentando un piano di riassetto convincente e condiviso.