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Mer 22 Gennaio 2025 — 05:27

Privatizzazioni: Eni e Rai Way, dossier bollenti



Le nuove ipotesi sul piano da 20 miliardi del Mef si fanno sempre più concrete

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Fanno discutere, e sono attesi dal mercato, i nuovi progetti del Mef su Eni e Rai Way nell’ambito del suo piano di privatizzazioni/dismissioni da 20 miliardi.

Privatizzazioni, in vendita 4% di Eni

Eni e Rai Way sono dunque i nuovi dossier che si aprono dopo la vendita del 25% di Mps, cui dovrebbero seguire altre operazioni, e la dismissione di una quota di Poste. Inoltre nel mirino del ministro Giancarlo Giorgetti ci sono le Fs. Intervenendo nei giorni scorsi a Davos, l’esponente del governo Meloni ha assicurato che il piano suscita l’interesse degli investitori.

Per quanto riguarda Eni, secondo indiscrezioni rilanciate da Bloomberg il governo sarebbe pronto a cedere fino al 4% del colosso dell’oil & gas. L’operazione potrebbe scattare dopo che il gruppo avrà completato il piano di buyback da 2,2 miliardi, con la successiva, cancellazione di questi titoli, così da poter incassare circa 2 miliardi e ridurre il debito pubblico. Dal Tesoro, che è oggi azionista di controllo della società con una quota del 32,4% (in forza del 4,7% detenuto direttamente e del 22,7% attraverso Cdp), è arrivato un no comment.

Stime analisti

Secondo gli analisti di Intermonte Eni attualmente detiene il 4,92% in azioni proprie e ha a disposizione ancora 200 milioni circa nel piano di buyback corrente, per cui dovrebbe raggiungere il 5,4% circa in azioni proprie. La cancellazione dei titoli porterebbe di conseguenza la quota pubblica al 34,2% (4,93% in capo al Mef e 29,31% a Cdp) ponendo le condizioni per la cessione del 4% circa. Per Intermonte il collocamento potrebbe avvenire in aprile.

Equita commenta: “Lo scenario ci sembra possibile e assorbibile dal titolo senza eccessiva pressione. Calcoliamo che al ritmo dei riacquisti medi effettuati nel quarto trimestre e fino al 12 Gennaio 2024 (ultima comunicazione), Eni impiegherebbe circa 15 giorni di borsa per completare il piano buyback (a partire dal 15 gennaio)”.

In Borsa a metà mattina cede un -0,3%, in controtendenza rispetto all’andamento generale leggermente positivo di Piazza Affari.

Il caso Raiway

Intanto Rai Way resta sotto la parità (-0,2%) all’indomani di una seduta difficile (-4,4%) in scia alle indicazioni del piano della controllante che prefigura “la valorizzazione di una quota di partecipazione, garantendo al contempo il mantenimento in capo a Rai della maggioranza del capitale”. In risposta all’appello dei fondi azionisti, che chiedevano di procedere sulla strada del consolidamento nel settore delle torri, tramite una fusione con Ei Towers, l’azienda di Viale Mazzini “rimane comunque interessata a valutare le prospettive di sviluppo industriale della controllata”. L’ipotesi prevalentemente è quella di una vendita del 14-15% della società, mantenendo il 51%. Ai valori di Borsa attuali la quota in vendita vale poco meno di 200 milioni.

Da registrare stamattina le dichiarazioni di Federico Freni, sottosegretario al ministero dell’Economia, rilasciate a margine della conferenza ‘The new G20/OECD principles of corporate governance’ organizzata da Assonime e Ocse in Borsa Italiana. “Io sono sempre per un approccio costruttivo con il mercato, ignorare il mercato è sciocco, parlarci è sacrosanto, far decidere il mercato è sbagliato. Vediamo, si puo’ ragionare su tutto”.

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