Tim, Merlyn integra il piano. Caccia ai voti di Vivendi

Azioni Telecom Italia in discreto rialzo a Piazza Affari, in linea con l’odierna intonazione positiva dei mercati, mentre i contendenti affilano le armi in vista dell’assemblea Tim del 23 aprile e provano a conquistare il voto di Vivendi, che con il suo 23,7% è considerato ago della bilancia.

Assemblea Tim, caccia ai voti di Vivendi

Il primo azionista, già in rotta di collisione con i vertici sulla vendita della rete, non ha ancora scelto quale lista appoggiare. Fra gli scenari non viene nemmeno esclusa un’astensione strategica, nel quadro di un’intesa con il Mef, che spianerebbe la strada proprio alla lista del cda e alla cessione di NetCo.

Sulle deleghe in vista del voto, i piani e le liste, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbe comunque in atto un monitoraggio della Consob, che avrebbe chiesto maggiori dettagli.

Merlyn integra piano

Nella tarda serata di ieri Merlyn Partner, che ha presentato una lista per il rinnovo del board di Tim, ha intanto integrato la comunicazione sul piano TValue, già annunciato in precedenza, e disegna ora 6 differenti scenari: tutti includono la vendita di Tim Brasil e Tim Consumer, mentre la vendita di Netco non è più confermata ma viene contemplata in 4 delle 6 ipotesi da valutare.

Tim Brasil sarebbe ceduta nel 2024 e Tim Consumer nel 2025, per giungere alla creazione della cosiddetta TechCo. Nel primo scenario, ad esempio, prevedendo la vendita di Netco nel terzo trimestre del 2024, la vendita del Brasile nel quarto e di Consumer nel primo trimestre del 2025, si prevede di passare da 20,3 miliardi di debito del 2023 a 6,6 miliardi di cassa. Nello scenario 5, per citare un’altra delle ipotesi del fondo, non è prevista la vendita di Netco, ma quella del Brasile nel quarto trimestre del 2024 e di Consumer nel primo del 2025, con un debito in calo da 20,3 a 8,2 miliardi nel 2025. “Ci troviamo in un momento cruciale nella storia di Tim, un momento in cui vengono prese decisioni critiche sul business e sull’allocazione del capitale fatto. Siamo molto convinti – si legge nella comunicazione – del ruolo strategico che Tim ricopre in Italia e dell’opportunita’ di creazione di valore” con “un piano che non si basi esclusivamente sulla vendita di NetCo”.

Bluebell contro vendita rete

L’accordo su NetCo, afferma comunque Merlyn, “non limita il piano TValue. Anche senza il perimetro NetCo, Tim resta il maggior player infrastrutturale in Italia con una forte attenzione alla parte intelligente della rete”. Il piano TValue è mirato a massimizzare il valore per gli azionisti”, coinvolgendo i soci, “a partire da quelli principali, Vivendi e Cdp. Il piano TValue dà il benvenuto a tutti gli stakeholder esistenti compreso Kkr e qualsiasi altro in futuro sia disposto a dare un contributo”.

Ieri era stato il fondo attivista Bluebell, che ha presentato una lista per il rinnovo del board di Tim, a mettere sul tavolo un piano che contesta la vendita della rete, frutto di un accordo “negoziato nel totale disprezzo degli azionisti (non solo del maggiore azionista Vivendi), a cui è stato impedito di votare su un’operazione così trasformativa”. Ora, “l’unica indicazione fornita da Bluebell ai suoi candidati per il consiglio è quella di esaminare lo stato della transazione, e agire nel migliore interesse di Tim e di tutti i suoi azionisti”. Quanto a ServiceCo, “ci aspettiamo che il nuovo consiglio e il management valutino la strada migliore per massimizzare il valore di ciascuna componente (Tim Brasile, Enterprise, Consumer)”. Il fondo ha indicato Laurence Lafont, ex manager di Google, come ceo.