Assemblea Tim, 4 liste in campo per cda
Ste. Ne.
29-03-2024 — 21:00
Si attende di conoscere l’orientamento di Vivendi
All’assemblea Tim 2024, in calendario il prossimo 23 aprile, si sono presentate 4 liste, l’ultima questa sera targata Bluebell a poche ore dalla scadenza fissata per mezzanotte.
Assemblea Tim, i nomi in campo
A sfidarsi all’assemblea Tim saranno in particolare due liste di maggioranza, quella del cda che ricandida l’ad Pietro Labriola e la lista sfidante del fondo Merlyn. Un’altra lista è stata presentata dai piccoli azionisti Tim riuniti in Asati: era a rischio esclusione, in quanto schierava 8 uomini e nessuna donna in contrasto con quanto stabilisce lo statuto Tim in tema di quote rosa, ma in extremis è stata rivista a 4 nomi, 3 uomini e una donna fra cui il presidente dell’associazione Franco Lombardi.
Il fondo BlueBell, di cui è co-fondatore Giuseppe Bivona, ha presentato questa sera una lista di sei nomi: a guidarla è Paola Giannotti De Ponti, già membro del board di Tim negli anni scorsi, con esperienza ultratrentennale nel settore finanziario nell’area Corporate e Investment Banking.
TValue
La lista del cda Tim diffusa nelle scorse settimane è guidata da dal partner dello studio Legance Alberta Figari e prevede appunto la riconferma di Labriola.
La compagine TValue, riconducibile al fondo Merlyn Partners che ha lo 0,53% del capitale, ha depositato una lista capitanata dall’ex manager di Microsoft Umberto Paolucci e schiera inoltre l’ex manager del gruppo Stefano Siragusa. Vi figurano anche Ersilia Vaduo, capo della diversity per l’agenzia Esa; il banchiere Niccolò Ragnini; Ida Panetta, professoressa di Economia alla Sapienza ed esperta di Cybersecurity; Ottavia Orlandoni, esperta di fiscalità e ristrutturazione del debito per Dwc; l’ex ceo di Telecom Austria Boris Nemsic; Robert Hackl (MCE Systems); l’ex ad di Turk Telekom Paul Doany; e Barbara Oldani, responsabile dell’engagement degli azionisti per la Ssdh di Londra.
Piano Merlyn
Merlyn ha presentato un nuovo piano alternativo per Tim, che conferma questa volta la vendita della rete, ma prevede anche la cessione della divisione consumer e di Tim Brasil per trasformare la società in una TechCo. La nuova compagnia si chiamerebbe Telecom Italia.
Si attende ora di sapere con chi deciderà di schierarsi il primo socio Vivendi, che ha il 23,75% del capitale. Il socio francese ha presentato una lista di nomi per il solo collegio sindacale (un’altra è stata presentata da Assogestioni). Peraltro Vivendi, che da tempo si è chiamata fuori dal cda, è stato convocata il prossimo 2 aprile dal comitato Golden power di Palazzo Chigi, in un incontro che potrebbe più che altro servire a sondare l’umore dei francesi, che da mesi attaccano l’ad Labriola e hanno impugnato la vendita della rete.
La conta dei voti
L’esito dell’assemblea Tim è reso incerto anche da una quota intorno al 19% di investitori che scommettono al ribasso, mentre i piccoli azionisti secondo il libro soci Tim rappresentano il 17,8% del capitale. Intanto Barclays ha dichiarato di avere il 5,017%, una quota detenuta attraverso Goldman Sachs (che è uno degli advisor di Tim).
L’ultima data utile per comprare azioni è il 12 aprile. Intanto è stato siglato l’altra notte un accordo tra Tim e sindacati sui contratti di solidarietà fino al 30 giugno 2025. L’intesa, firmata da Slc Cgil e Fistel Cisl, non è stata siglata dalla Uilcom e passerà poi al vaglio delle assemblee dei lavoratori. Quanto all’andamento del titolo in Borsa, nei primi tre mesi dell’anno ha lasciato sul terreno oltre il 20%, peggiore del Ftse Mib (+14,5%).