First Republic passa a Jp Morgan

First Republic è fallita, terza banca Usa a seguire questo destino negli ultimi due mesi, e ciò che resta passa sotto le insegne del colosso Jp Morgan.

Operazione First Republic

L’operazione ha visto la luce al termine di una notte di fitta negoziati e in tempo per l’apertura di Wall Street che si aspettava una soluzione per la banca americana e i suoi clienti. Nei mesi scorsi erano falliti altri due istituti di credito regionali, Silicon Valley Bank e Signature Bank.

James Dimon

La First Republic Bank aveva ricevuto una maxi iniezione di liquidità da parte di 11 big di Wall Street, fra cui la stessa Jp Morgan, ma nemmeno questo è bastato a evitare il crac dell’istituto, che anche in questo caso paga l’impatto del rialzo dei tassi d’interesse sulle proprie attività.

First Republic e banche italiane

La scorsa settimana dalla trimestrale era emersa una fuga di depositi più grave del previsto e il titolo era arrivato a perdere il 97% da inizio anno. Le preoccupazioni avevano pesato in parte anche sulle banche europee ed italiane: fra queste ultime quelle di media grandezza come Bper, Banco Bpm e Mps, ma anche le big Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Proprio domani e mercoledì si riunisce la Fed, che secondo le stime dovrebbe alzare i tassi nuovamente di un quarto di punto, mentre giovedì toccherà alla Bce, come sempre divisa sulle possibili decisioni e con i “falchi” che sembrano aver preso il sopravvento da alcuni mesi a questa parte. Il mercato vede comunque un altro ritocco al costo del denaro di 25 punti base.

First Republic “diventa” Jp Morgan

Nel fine settimana come detto, al termina di una maratona negoziale, l’operazione ha visto la Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic) prendere il controllo della First Republic Bank per poi concludere un accordo per la vendita della maggior parte degli asset della banca a Jp Morgan Chase & Co.

Jp Morgan assumerà tutti i 103,9 miliardi di dollari di depositi di First Republic (in 84 filiali sparse sul territorio degli Stati Uniti) e acquisterà la maggior parte dei suoi 229,1 miliardi di dollari di attività. Jp Morgan vede l’acquisizione come positiva. Per il ceo Jamie Dimon “Questa acquisizione avvantaggia modestamente la nostra azienda in generale, è accrescitiva per gli azionisti, aiuta a far avanzare ulteriormente la nostra strategia” ed è “complementare al nostro franchising esistente”.