Borsa: Milano chiude negativa con Europa. Bene Mediaset, giù Saipem e Carige

La Borsa di Milano chiude oggi negativa, in linea con il resto d’Europa e con le nuove vendite che stanno prendendo di mira in queste ore Wall Street, dove i principali indici sono entrati venerdì scorso in territorio di correzione.

L’azionario sconta il clima generale d’incertezza sull’economia globale, mentre in settimana la Fed potrebbe decidere di alzare ugualmente i tassi Usa per la quarta volta nel 2018. “Gli investitori si attendono che mercoledì la banca centrale americana alzi per la quarta volta quest’anno il costo del denaro al range 2,25-2,50%”, spiega in una nota Alberto Biolzi, Responsabile Direzione Wealth Management di Cassa Lombarda. “Molto importanti saranno la forward guidance e i dot plots. Secondo alcuni osservatori, la Fed potrebbe eliminare dal comunicato stampa il riferimento a ulteriori graduali rialzi e gli aumenti il prossimo anno potrebbero essere rivisti a due, dai tre attualmente previsti”.

A Piazza Affari il Ftse Mib segna in chiusura -1,15% a 18.693 punti.

Sul forex, l’euro recupera terreno sopra quota 1,13 contro il dollaro; il petrolio è di nuovo negativo con il Brent a 59 dollari e il Wti appena sopra i 50 dollari al barile.

Lo spread Btp/Bund, in attesa di sviluppi nella trattativa tra governo italiano e Ue sulla manovra, segna 270 da 268 punti base della chiusura precedente, con il rendimento del decennale italiano al 2,95% da 2,93% (dati Bloomberg).

Tornando agli indici di Borsa, si difende dalle vendite Mediaset +2,4% supportata anche da un’analisi di Mediobanca dopo che la controllante Fininvest è salita con i recenti acquisti al 41% del capitale (42,79% dei diritti di voto).

In evidenza inoltre le utilities con Italgas +0,5%, mentre Enel resiste sulla parità beneficiando anche delle indicazioni positive degli analisti.

Il lusso finisce invece nel mirino delle vendite con timori innescati da un profit warning del gruppo retail online Asos nel Regno Unito. Le azioni Moncler -1,9% ne risentono malgrado la promozione di Morgan Stanley, che nello stesso report ha invece bocciato Ferragamo -1,4%.

Venduti anche i petroliferi con Saipem -6,5% peggiore del listino principale mentre Eni limita i danni a -1,3% dopo la cessione di una quota di Area 1 in Messico a Qatar Petroleum. Tenaris a sua volta -1,3%.

Banche deboli con banco Bpm -2,7%, Intesa Sanpaolo, Ubi e Unicredit tutte intorno a -2%. Fuori dal Ftse Mib nuove vendite su Carige che scivola di oltre 6%, in avvio di una settimana che culminerà nell’assemblea del 22 dicembre sull’aumento di capitale, mentre Mps segna -1,6%.

Fra gli altri titoli, nell’auto Fca -0,58%, con Ferrari a -1,15%.

Tim marginalmente positiva -0,7% mentreVivendi è in pressing per un cda entro Natale che convochi in tempi stretti l’assemblea dei soci per il ricambio dei consiglieri auspicato dai francesi.