Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Prysmian fa shopping negli Stati Uniti. Tim, si restringe la corsa per il cda - Finanza Report

Lun 29 Aprile 2024 — 19:44

Borsa italiana oggi: Prysmian fa shopping negli Stati Uniti. Tim, si restringe la corsa per il cda



DIRETTA NEWS / Focus su tassi e situazione geopolitica

Borsa italiana oggi

Avvio di settimana positivo per le Borse europee, che vedono ridimensionarsi in parte i timori legati alla situazione geopolitica, dopo il raid iraniano su Israele che ha avuto più che altro uno scopo dimostrativo, per quanto sia un fatto senza precedenti. I mercati cercano di recuperare terreno dopo la volatilità della scorsa settimana, legata anche alle incertezze sulle prossime mosse delle banche centrali, con la Bce che ha aperto la strada a un possibile taglio dei tassi a giugno, mentre la Fed sembra averlo rimandato ai mesi successivi.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,56% a 33.954 punti

Piazza Affari termina in rialzo, anche se in frenata dai massimi di giornata, recuperando terreno dopo il bilancio negativo (-0,7%) della scorsa ottava. Gli investitori hanno preferito guardare al boom degli utili della banca statunitense Goldman Sachs (+3% a Wall Street), più che alla possibilità di un’escalation in Medio Oriente.

Svetta Prysmian (+4,5%), nel giorno dell’annuncio dell’acquisizione di Encore Wire, seguita da Stellantis (+2,5%) e Leonardo (+2,3%). Bene anche tutte le banche, a partire da Banco Bpm (+1,2%). In fondo al listino le utilities, con Terna (-1,4%) ed Erg (-1,65%), e i titoli energetici, con Tenaris (-1,5%) ed Eni (-1,25%), che scontano la debolezza del greggio. La peggiore è però Amplifon (-1,8%).

Ore 16:00 – Prysmian +6% traina Borsa italiana (+1,3%)

Il Ftse Mib segna a metà pomeriggio +1,31% ampiamente sopra quota 34mila punti, al traino di Prysmian che brinda all’operazione di M&A negli Stati Uniti. La società dei cavi ha siglato un accordo di fusione in base al quale rileverà Encore Wire, società quotata al Nasdaq e attiva nella produzione di una vasta gamma di cavi elettrici in rame ed alluminio per la produzione e distribuzione di energia. L’azienda ha messo sul tavolo 290 dollari per azione, prezzo che valorizza Encore Wire circa 3,9 miliardi di euro.

Gli analisti di Equita hanno sottolineato che il prezzo per rilevare Encore Wire è ragionevole, considerando le forte sinergie previste. La stessa Prysmian ha infatti annunciato che, post integrazione, il gruppo sarà in grado di generare circa 140 milioni di sinergie (a regime e al lordo degli effetti fiscali) entro quattro anni dal perfezionamento del deal, che è previsto nella seconda parte del 2024. I costi straordinari di integrazione sono stimati pari a circa 1,2-1,3 volte le sinergie a regime e al lordo degli effetti fiscali, ovvero 170/180 milioni. In più, spiegano gli analisti, con tale mossa Prysmian rafforzerà la propria posizione nel Nord America, dove realizzerà il 55% dell’ebitda, rispetto all’attuale 40% circa.

Ore 15:00 – Future Ws in rialzo, Goldman +4% dopo i conti

I future di Wall Street trattano in discreto guadagno preannunciando un rimbalzo per i listini americani dopo le vendite della scorsa settimana. Bene Goldman Sachs (+4% in premarket) dopo la trimestrale migliore delle attese, mentre Jp Morgan consolida intorno alla parità dopo il -6,5% seguito ai conti, che hanno deluso sul fronte dell’outlook. In rosso Tesla che lascia sul terreno circa 1 punto percentuale nel premercato su indiscrezioni di tagli fino al 10% della forza lavoro, che confermano il momento di difficoltà per il produttore di auto elettriche. Da segnalare inoltre Nvidia che va a caccia di un rimbalzo (+0,9% dopo -2,7% venerdì).

L’accelerazione di Wall Street traina anche le Borse del Vecchio Continente con il Ftse Mib a +1,5%; sul listino delle blue chip milanesi le azioni Prysmian si confermano al comando con +6,6%, bene inoltre Stellantis a +3%, Leonardo +2,4% per effetto di ricoperture (il titolo nella scorsa ottava era stato preso di mira dai realizzi) anche in scia alla situazione geopolitica.

Sul valutario l’euro/dollaro si conferma debole a 1,0640; greggio in calo con il Brent a 89 dollari e il Wti a 84 dollari al barile nonostante le tensioni in Medio Oriente.

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Ore 13:15 – Unicredit +1,5%, per Goldman vale 41,50 euro

Goldman Sachs come anticipato da Finanza Report in preapertura ha alzato il prezzo obiettivo su Unicredit (+1,57% a 34,58 euro) da 36 a 41,50 euro, confermando il rating buy. Il broker incrementa le stime di Eps del 7% in media sul periodo 2024-2026. Per quanto riguarda i conti del primo trimestre 2024, in agenda il prossimo 7 maggio, gli analisti prevedono un utile netto in ulteriore crescita a 2,1 miliardi (+3% su anno).

Ore 11:50 – Saipem +0,7%, Rbc vede rerating

Rbc come da noi anticipato in preapertura ha avviato la copertura su Saipem (+0,75% a 2,433 euro in un comparto oil negativo) con raccomandazione outperform e
target a 3 euro. Il gruppo secondo la banca canadese è meritevole di un re-rating sulla base di “un forte backlog che sostiene un outlook di ricavi e margini più alto” “piani di crescita al 2027 ben definiti”. Fra le previsioni del broker, un dividendo per azione di 5 centesimi a valere sull’esercizio in corso.

Ore 10:40 – Rischio geopolitico: petrolio giù, balza l’alluminio (Swissquote)

Petrolio in ritirata dopo i picchi della scorsa settimana: il Brent cala a 89 dollari e il Wti a 84 dollari al barile.

“La propensione al rischio è migliore questo lunedì mattina rispetto a venerdì scorso, quando il mondo si stava preparando alla ritorsione iraniana contro Israele”, commenta in una nota Ipek Ozkardeskaya, analista senior Swissquote -. Sabato notte l’Iran ha lanciato più di 300 droni e missili su Israele, ma solo un piccolo numero ha raggiunto Israele, limitando i danni. Non ci sono state vittime, solo una base militare è stata leggermente danneggiata. La buona notizia è che Teheran ha definito l’operazione un successo e ha dichiarato che non intraprenderà ulteriori azioni a meno che Israele non risponda. Il petrolio è stato scambiato leggermente al ribasso come prima reazione alle notizie del fine settimana, mentre l’oro è salito in apertura poiché le crescenti tensioni della scorsa settimana hanno lasciato l’amaro in bocca agli investitori. Altrove, i metalli di base, tra cui rame, ferro e alluminio, sono aumentati dopo che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno deciso di imporre sanzioni sulle forniture russe. L’alluminio spot è balzato di oltre il 5%, mentre i futures sul rame sono saliti ai livelli più alti dalla scorsa estate. Lunedì il Dollar Index si è consolidato dopo il balzo del 2% della scorsa settimana. Il dollaro statunitense si rafforza – e le prospettive rimangono decisamente rialziste – sulla scia del grave deterioramento delle aspettative di taglio dei tassi della Federal Reserve (Fed) a seguito dei forti dati sull’occupazione e sull’inflazione”.

Ore 9:45 – Ftse Mib +0,67% a 33.990 punti

Piazza Affari promuove Prysmian (+3%) dopo la maxi acquisizione Usa; bene anche Leonardo (+2%), che trae spunto dalle rinnoyvate tensioni geopolitiche, ma anche da un report di Citigroup che ha migliorato il target price sul titolo da 16,80 a 28,60 euro, confermando il buy.

Bene anche Saipem a +1,7% dopo che Rbc ha avviato la copertura con outperform e un target di 3 euro; ma il comparto petrolifero è contrastato e vede Eni (-1%) e Tenaris (-1,5%) fra i peggiori del listino principale.

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Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Prysmian dopo l’annuncio di una maxi acquisizione negli Usa: il gruppo dei cavi acquisterà Encore Wire per un controvalore di circa 3,9 miliardi di euro (4,15 miliardi di dollari). Il prezzo rappresenta un premio dell’11% rispetto alla chiusura del titolo di venerdì a 260,98 dollari. L’operazione consentirà a Prysmian di aumentare la propria esposizione al Nord America e ampliare la propria offerta.

Facendo seguito al comunicato del 29 novembre 2023, Saipem ha informato di aver ricevuto da ExxonMobil Guyana Limited e dai partner del blocco Stabroek l’autorizzazione a procedere con l’esecuzione del progetto di sviluppo del giacimento petrolifero Whiptail, situato al largo della Guyana ad una profondità di circa 2.000 metri. Il valore del contratto è compreso tra 750 milioni e 1,5 miliardi di dollari.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Rbc ha avviato la copertura sulla stessa Saipem con outperform e un target price di 3 euro.

Gli analisti di Citigroup hanno alzato il prezzo obiettivo su Leonardo da 16,80 a 28,60 euro, confermando il buy.

Goldman Sachs ha migliorato il target su Unicredit da 41,50 a 44,70 euro, confermando il buy.

Deutsche Bank ha limato il tp su Enel da 6,70 a 6,30 euro, confermando il rating hold.

Asati si ritira dalla corsa per il cda di Telecom (Tim), a pochi giorni dall’assemblea del 23 aprile del gruppo telefonico. L’associazione dei piccoli azionisti ha spiegato in una lettera di essere “intenzionata a ritirare la lista, presentata grazie alle deleghe di tutti i soci, e a votare per la lista di Tim”. Il suo obiettivo era avere rappresentanti nel board, ma “le ultime valutazioni sulle percentuali di azioni, che sosterranno le liste per il rinnovo del cda, indicano che le liste di Tim e di TValue avranno certamente valori molto maggiori di quello della lista di Asati”.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, alla ripartenza dopo una seduta mista venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere positiva (Ftse Mib +0,15% a 33.764 punti) e in netta frenata dai massimi di giornata. La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un bilancio di -0,7%, con acquisti che hanno preso di mira soprattutto Saipem (+8,1% nell’ottava), Erg (+5,1%) e A2a (+4,3%) mentre i realizzi hanno fatto capolino su Iveco (-9,8%) e Leonardo (-4,9%).

Alle incertezze sulle mosse delle banche centrali, con la Bce che ha aperto la strada a un possibile taglio dei tassi a giugno, mentre la Fed sembra averlo rimandato, si sono sommate nelle ultime ore le nuove tensioni geopolitiche legate alla situazione in Medio Oriente, che tuttavia a giudicare dalla prima reazione di questa mattina non sembrano spaventare più di tanto i mercati.

L’Iran con un’operazione senza precedenti, ma ampiamente anticipata e senza provocare danni, ha lanciato sabato notte un attacco contro Israele con droni e missili, come rappresaglia per il raid israeliano contro il consolato di Damasco che lo scorso 1 aprile ha provocato 7 vittime. “La questione può considerarsi chiusa così”, ha dichiarato nella giornata di domenica la rappresentanza iraniana all’Onu. “Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura”.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui le vendite al dettaglio Usa di marzo; fra gli indicatori della settimana, in calendario domani il Pil cinese del primo trimestre.

Le trimestrali americane proseguono oggi con i conti di Goldman Sachs.

I future Usa trattano stamattina positivi dopo le vendite di venerdì.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,74% a 39.232 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro è poco mosso a 1,0650; il petrolio consolida con il Brent a 90 dollari e il Wti a 85 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera in netto calo: Dow Jones -1,24% a 37.983 punti, S&P 500 -1,46% a 5.123 punti, Nasdaq -1,62% a 16.175 punti.

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Tenaris raccomandazione 29-04-2024 — 03:30

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