Ubi Banca arruola Credit Suisse come advisor, chiederà di alzare prezzo offerta?
Stefano Neri
20-02-2020 — 13:05
I pattisti del Car bocciano l’offerta definendola “irricevibile”. Ipotesi di un prezzo di 2 azioni Intesa Sanpaolo contro le 1,7 messe sul piatto finora da Messina, che però vede “zero probabilità di un rilancio”
(Articolo aggiornato alle ore 15,52) – Ubi Banca ha arruolato Credit Suisse come advisor sull’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo, offerta per cui il sì dell’istituto lombardo “non è scontato”, ha avvertito ieri il ceo Victor Massiah. Secondo indiscrezioni di stampa, Ubi potrebbe chiedere di alzare il prezzo del concambio, anche se in un’intervista a Bloomberg il ceo di Intesa, Carlo Messina, è stato nuovamente categorico in proposito, spiegando che ci sono “zero probabilità di alzare l’offerta su Ubi”. Intanto si sono riuniti a Bergamo i soci del Car, patto che aggrega circa il 18% del capitale di Ubi Banca. Il loro verdetto è una bocciatura.
Ubi Banca arruola Credit Suisse
Ubi Banca nel cda di ieri ha preso tempo. Toccherà all’advisor Credit Suisse, affiancato dallo studio Bonelli Erede, individuare le modalità più adatte per replicare all’offerta.
Secondo indiscrezioni riportate oggi dal quotidiano Il Messaggero, l’advisor Credit Suisse si è messo subito al lavoro con il team di Massiah. Inoltre Credit Suisse potrebbe essere presto affiancato da un secondo advisor.
Offerta di 2 azioni Intesa Sanpaolo
Ubi è sotto passivity rule e quindi non può assumere iniziative per alterare il suo perimetro. Può però respingere l’offerta ritenendola non congrua e presentare un piano alternativo. Fra le ipotesi una fusione con Banco Bpm, per il quale un rilancio sarebbe comunque impegnativo. Se non ci fossero alternative, l’offerta potrebbe salire da 1,7 a 2 azioni Intesa Sanpaolo per ogni azione Ubi.
Inoltre, se l’offerta non dovesse raggiungere il 100%, gli aggiustamenti potrebbero avvenire sulla governance: un ruolo per Massiah, la presenza di un esponente di Ubi nel cda di Intesa, il mantenimento della banca bergamasca come legal entity per 3-5 anni, con la possibilità di esprimere un presidente, secondo quanto scrive il Messaggero.
Ubi, patto Car tiepido sull’offerta
Intanto le fondazioni e gli esponenti delle sei famiglie di imprenditori tra i maggiori soci di Ubi Banca si sono riunite a Bergamo per discutere il da farsi.
L’offerta di Intesa per Ubi “così com’è è irricevibile”, ha spiegato il presidente deĺla Fondazione Caricuneo, Giandomenico Genta, al termine deĺla riunione del patto. Mario Cera, componente del direttivo, ne ha sottolineato l’inadeguatezza dal punto di vista dei valori “economico patrimoniali”. Il Car non esclude di poter aumentare la sua quota nella banca. “Non escludiamo nulla”, ha detto Cera.
Secondo quanto finora è trapelato, i grandi soci di Ubi, compresa la Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Fondazione Crc non sarebbero mossi solo da ragioni economiche. Il prezzo dell’ops in azioni costringerebbe molti dei soci a diluirsi in modo deciso nel nuovo gruppo bancario rispetto alla quota posseduta al momento in Ubi.
S&P mette Ubi in “creditwatch positivo”
S&P nel frattempo ha posto i rating di Ubi in “creditwatch positivo” a seguito dell’offerta d’acquisto lanciata da Intesa. L’agenzia di rating indica che potrebbe alzare i rating di Ubi di un livello qualora l’operazione di fusione di Ubi in Intesa Sanpaolo avesse successo.
In Borsa alle ore 15,51 le azioni Ubi Banca consolidano con un -1,83% a 4,244 euro, Intesa Sanpaolo -1,13% a 2,574 euro.