Tim, anche Tiscali nella partita della rete

(Articolo aggiornato alle ore 14,30) – Telecom sale ancora in Borsa in attesa del memorandum d’intesa con Cdp sulla rete unica, dopo la svolta degli ultimi giorni con il governo, e del cda di lunedì 31 agosto. Volano invece le azioni Tiscali, che si appresta a partecipare alla partita della rete Tim, innanzitutto dal lato commerciale e potenzialmente come partner azionario.

Tim, Tiscali fra potenziali partner rete

La società dell’imprenditore sardo Renato Soru, che finora per i servizi in fibra si è avvalsa della rete di Open Fiber, ha infatti firmato un accordo con Tim che punta sulla nuova infrastruttura in fibra. L’intesa, anticipata dal quotidiano La Repubblica, è stata confermata da una nota congiunta diffusa nella tarda mattinata.

Tim e Tiscali, vi si legge “hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per definire i termini di una partnership strategica avente ad oggetto lo sviluppo del mercato ultra-broadband attraverso la partecipazione commerciale di Tiscali al progetto di co-investimento FiberCop, il veicolo di nuova costituzione, in cui sono previsti il trasferimento della rete secondaria di Tim (quella che dagli armadietti in strada entra nelle case, ndr), la partecipazione del fondo Kkr Infrastructure, e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra Tim e Fastweb”.

Migrazione su Fibercop

“Il progetto consiste, in un primo momento, nel razionalizzare la rete di Tiscali creando le condizioni per agevolare la migrazione dei propri clienti sulla rete ultrabroadband di FiberCop”, prosegue la nota congiunta. “Gli interventi consentiranno inoltre a Tiscali di ridurre in modo consistente i costi di infrastruttura di rete, evitando duplicazioni. Nel medio-lungo termine e in linea con il piano di sviluppo di FiberCop, l’accordo consentirà a Tiscali di attivare sulla rete di nuova costituzione una quota significativa dei propri accessi”.

“Tim e Tiscali, inoltre, verificheranno successivamente, nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative riconosciute ai soci in virtù della disciplina statutaria e delle eventuali previsioni parasociali, la possibilità di un eventuale ingresso di Tiscali nell’azionariato di FiberCop attraverso il conferimento di apposito ramo d’azienda, secondo modalità da concordarsi”.

Tiscali e gli altri soci

Oltre a Soru (6,2%), nel capitale di Tiscali figura la russa Ict Holding (9,8%) e Amsicore (17,7%) il private equity partecipato da Claudio Costamagna che da presidente di Cdp era stato tra i promotori di Open Fiber.

Fibercop dovrebbe così aprire il capitale a Tiscali, oltre che a Fastweb (che rileverà il 4,5% conferendo il suo 20% di Flash Fiber) e al fondo Usa Kkr che ha appena ricevuto il via libera del governo ai sensi del golden power.

Lo scorso 4 agosto Kkr aveva inviato al cda di Tim un’offerta vincolante per rilevare fino al 37,5% di Fibercop per 1,8 miliardi, ma sarebbe disponibile a rilevare una quota inferiore per lasciare spazio a Cdp.

Cdp in manovra

La Cassa, secondo la ricostruzione di stampa dovrebbe infatti rilevare un’opzione a entrare in Fibercop alle stesse condizioni, per poi procedere alla fusione tra Open Fiber (50% Cdp e 50% Enel) e il resto della rete di Tim, quella che dall’armadietto arriva alla centrale.

Oggi sono in agenda nuovi incontri a livello istituzionale e domani potrebbe essere convocato un vertice tra l’ad di Cdp Fabrizio Palermo e quello di Tim Luigi Gubitosi. Obiettivo, firmare un accordo che garantisca la neutralità della rete unica, che sarebbe aperta a tutti gli operatori, per superare il vaglio dell’autorità italiane e europee.

In Borsa alle ore 14,30 le azioni Tiscali balzano del 7,27% a 0,0118 euro, seppure ben al di sotto dei massimi della mattinata; Telecom +0,77% a 0,3914 euro dopo il rally di ieri.