Orcel sprona Unicredit e rilancia su M&A “redditizio”

Un Andrea Orcel scatenato questa mattina sprona Unicredit a battere la guidance e rilancia sul tema fusioni/acquisizioni dicendo di sperare in un M&A “redditizio”.

Con le sue affermazioni intanto Orcel spinge le azioni Unicredit, che a fine mattinata si mettono in luce a Piazza Affari con una rialzo del 2%.

In particolare, il numero uno di Piazza Gae Aulenti, intervenuto alla European financials conference di Morgan Stanley, ha detto che sarebbe “molto prematuro rivedere la guidance ma io e il management team siamo assolutamente determinati a superare e battere i risultati del 2023 nel 2024 e da lì costruire redditivita”.

Con il taglio dei tassi Bce, ha spiegato Orcel, ci sarà “un margine di interesse che scende ma che è di elevata qualità”, ha assicurato il manager, “e il gap sarà colmato dalle commissioni e dagli altri buffer di ricavi”. Unicredit inoltre “difenderà la leadership raggiunta sui costi, sul costo del rischio e sull’efficienza”.

L’internalizzazione dell’attività assicurativa unit linked avverrà “probabilmente nel 2025”, hacdetto anche l’ad.

Per quanto riguarda il capitale in eccesso, quantificato in 9-10 miliardi pre Basilea IV e 6-7 miliardi post Basilea IV, “se possiamo fare acquisizioni che hanno un senso strategico, possono generare sinergie e hanno un ritorno di almeno il 15% in termini di Irr, allora penso di doverlo usare cosi. Siamo molto disciplinati su questo. Abbiamo guardato opzioni, c’è molto rumore, ma chi segue la speculazione sarà molto deluso”.

“Se non potremo usare il capitale in questo modo, la mia raccomandazione al nuovo cda sarà che nei prossimi 3-5 anni venga restituito agli azionisti. Ma sarei deluso se finisse così perché vorrebbe dire che non ho trovato un modo redditizio di investirlo”. Alla fine, ha concluso, “sarà probabilmente una combinazione delle due cose”.