Crédit Agricole Italia, per la banca utile 2023 a 708 milioni (+64%)
Redazione FR
08-02-2024 — 12:13
I proventi salgono del 18,7% sull’esercizio precedente, “ancora sostenuti dalla positiva dinamica del margine di interesse”
Il risultato netto aggregato del Crédit Agricole in Italia nel 2023 ha raggiunto 1.310 milioni di euro (+19% a/a).
Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato dopo la Francia, con circa 16.200 collaboratori e circa 6 milioni di clienti grazie ad un gruppo composto, oltre che da Crédit Agricole Italia, anche dal Corporate e Investment Banking (CACIB), e dalle società di Servizi Finanziari Specializzati (Agos, CA Auto Bank), Leasing (Crédit Agricole Leasing, parte di Crédit Agricole Italia) e Factoring (CA Factor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria).
Il Gruppo Crédit Agricole ha ottenuto un utile netto reported di 8,258 nel 2023 di miliardi di euro, con ricavi pari a 36,492 miliardi di euro.
Il gruppo è guidato nel nostro Paese da Giampiero Maioli, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer.
Per quanto riguarda la sola banca, il Credit Agricole Italia (gruppo bancario) chiude il 2023 con utile netto consolidato di 708 milioni, in crescita del 64% anno su anno.
I proventi, informa una nota, salgono 18,7% sull’esercizio precedente, ancora sostenuti dalla positiva dinamica del margine di interessi, +37,4% a/a, favorita dalla componente commerciale e coerente con l’andamento della curva tassi. Le commissioni risultano stabili (+0,1% a/a), con il comparto tradizionale che controbilancia la contrazione delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza.
L’atteggiamento prudenziale nei confronti della qualità degli attivi si riflette sull’andamento delle rettifiche nette su crediti, che mostrano un incremento del +10,2% a/a, con un costo del credito pari a 49 punti base, in linea alla media dell’anno precedente. Inoltre, l’efficiente gestione interna del credito deteriorato ha permesso di contenere i volumi dei flussi a default e mantenere il default rate sui minimi storici, con i livelli di copertura per il portafoglio non performing che salgono al 50,8% (contro il 46,8% a dicembre 2022), in progressivo e costante aumento lungo tutto l’arco dell’anno.
Diminuisce sia l’incidenza dei crediti deteriorati netti sia dei crediti deteriorati lordi, rispettivamente al 1,6% (1,8% a dicembre 2022) e al 3,3% (3,4% dicembre 2022). Sul fronte patrimoniale, il Cet1 Fully Loaded sale al 13,5% e il Total Capital Ratio al 18,6%4, mantenendo un buffer ampiamente superiore rispetto ai requisiti minimi assegnati dalla Bce. Elevato anche il livello di liquidità, con Lcr pari al 245%, e Nsfr oltre il 100%.
In coda ai conti, il cda annuncia l’inaugurazione a Sondrio del 4° Village by CA. La struttura si aggiunge alla rete italiana che, con oltre 150 startup ospitate e circa 80 partner, contribuiscono alla crescita degli ecosistemi dell’innovazione di Milano, Parma e Padova