Finanzareport.it | Banco Bpm, frenata di Crédit Agricole - Finanza Report

Sab 27 Aprile 2024 — 06:33

Banco Bpm, frenata di Crédit Agricole



in un’intervista il ceo della banca francese in Italia Giampiero, Maioli smorza un po’ i toni su una possibile fusione

credit agricole

Fusione Banco Bpm Credit Agricole? Prudenza per ora da parte francese. In un’intervista il ceo della banca francese in Italia Giampiero Maioli smorza un po’ i toni su una possibile aggregazione “crossborder”, facendo il punto sulle prospettive dell’invesimento nella banca di piazza Meda.

Maioli ha rilasciato le sue dichiarazioni al Messaggero. Al manager viene ricordato che Bce e Bankitalia spingono per il consolidamento anche transfrontaliero e gli viene chiesto se “presto inevitabilmente” si arriverà a preparativi di matrimonio tra Banco Bpm e Crédit Agricole. Maioli risponde: “Crédit Agricole – come abbiamo ribadito in molteplici comunicazioni – non ha presentato istanza per ottenere l’autorizzazione a superare la soglia del 10% nel capitale sociale di Banco Bpm. Lavoriamo molto bene con Banco Bpm attraverso la joint venture in Agos e puntiamo a sviluppare altri tipi di collaborazione sulla parte assicurativa con loro. La crescita organica è la nostra priorità. Nei prossimi tre anni puntiamo ad acquisire 150 mila nuovi clienti”.

Cosa risponde a Guido Crosetto, chiede il giornale citando il co-fondatore di Fdi, che si è schierato per l’italianità di Bpm e contrario alla vostra crescita nel capitale? “Rispettiamo le opinioni di tutti ma ci tengo a sottolineare che Crédit Agricole è presente in Italia da quasi 50 anni: una storia di successo, crescita, vicinanza ai territori, impegno e rispetto di clienti, stakeholders. Oggi abbiamo più di 17 mila collaboratori italiani, serviamo più di 5,3 milioni di clienti italiani, con 100 miliardi di finanziamenti all’economia italiana erogati. Abbiamo tra i nostri azionisti anche 5 Fondazioni italiane che possiedono il 13,5% del capitale di CAI. Tutte le nostre società hanno sede legale e fiscale in Italia e paghiamo le tasse in Italia”.

“Oggi l’Italia – prosegue il numero uno di Crédit Agricole Italia – ha un numero di campioni bancari importanti in grado di competere sui mercati internazionali, magari forse bisognerebbe avere il coraggio di diventare ancora più internazionali, farebbe bene anche ai clienti. Deteniamo una quota di Btp decisamente importante e, aggiungo, che da giugno 2021 al contrario di altri Gruppi non abbiamo al-lleggerito la nostra posizione. Ci sentiamo molto italiani, con azionisti europei e i nostri investimenti dimostrano la fiducia che abbiamo nel Paese”.

Agricole è in corsa per diventare partner dei danni di Bpm, così facendo non si riduce il valore di Bpm? “Il modello di business di Banco Bpm – come quello di altre banche – prevede joint venture con operatori specializzati in alcune aree di attività. È già cosi per asset management e per il credito al consumo e anche per l’assicurazione, dove sono in scadenza le loro JV con Cattolica e Covea. Credit Agricole è la prima bancassurance europea, siamo convinti di poter apportare valore a Banco Bpm e ai loro clienti”.

Nel 2023 Bpm potrà esercitare la put sul 39% di Agos Ducato, passando voi al 100%, l’opzione verrà esercitata o rinegoziata? “È una domanda da rivolgere a Banco Bpm, perché è un diritto di vendita che hanno la facoltà di esercitare. In ogni caso noi siamo molto soddisfatti della partnership in Agos, che è una società leader di mercato, solida e ben gestita, al servizio di più di 2 milioni di clienti”.

in Borsa alle ore 11,28 le azioni Banco Bpm segnano -1,49% a 2,847 euro, in una giornata comunque negativa per le banche alle prese con i timori di recessione.

borsa italiana oggi 26-04-2024 — 08:50

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