Fed spaventa la Borsa: a Milano regge Leonardo, banche miste

Borsa italiana oggi negativa, in linea con gli altri listini internazionali, sui timori legati alla stretta della Fed. La banca centrale americana, secondo quanto indicato dal suo presidente Jerome Powell, è pronta ad alzare il costo del denaro di 50 punti base a maggio, e successivamente ancora fino a raggiungere rapidamente la “neutralità dei tassi”, che secondo gli analisti di Nomura si colloca a 2,25-2,50%. Il banchiere centrale ha detto che bisogna agire per contrastare l’inflazione ma evitando di creare una recessione. Da parte sua intervenendo a Washington ai lavori del Fmi, la presidente della Bce Christine Lagarde ha spiegato che un potenziale rialzo dei tassi d’interesse europei a luglio dipenderà dagli indicatori economici. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -2,12% a 24.279 punti, in linea con il resto d’Europa e l’andamento di di Wall Street, di nuovo nel mirino delle vendite.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 171 da 166 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del titolo italiano si amplia a 2,66%.

Sul forex, l’euro si riporta sotto 1,08 contro il dollaro; il petrolio arretra con il Brent a 106 dollari e il Wti a 102 dollari al barile.

Borsa Milano oggi: bene ancora Banco Bpm

Sulla Borsa italiana le banche trattano miste, con le prospettive di tassi più elevati che vengono compensate negativamente dai timori di recessione. Bper segna -1,4%, con Intesa Sanpaolo e Unicredit in flessione di oltre il 2%.

Ancora in evidenza nella mattinata Banco Bpm, che poi frena ma si mantiene intorno alla parità, tutto ciò dopo l’apertura di una gara sulle polizze che vede almeno quattro pretendenti fra cui Generali (-1,4%).

Inoltre resiste Leonardo (poco mossa) che torna a beneficiare delle tensioni internazionali legate all’Ucraina.

Fra le utilities, rimbalzo per Hera +0,5%.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno ritoccato il prezzo obiettivo su Saipem da 1,20 a 1,30 euro, confermando il rating equal weight, dopo la trimestrale migliore delle previsioni; il titolo dopo il +12% della vigilia scivola di oltre il 7% maglia nera del listino principale.

In deciso calo inoltre Eni , nonché Ferrari entrambe a circa -3%, quest’ultima dopo un richiamo di modelli 458 e 488 per un tappo difettoso del liquido dei freni.