Borsa Milano resta debole. In luce auto e Campari, giù Telecom

(Articolo aggiornato dopo la chiusura di Borsa) – La Borsa italiana termina anche oggi negativa, seppure in calo frazionale, risentendo dei timori per le nuove chiusure decise in risposta all’aumento dei contagi di coronavirus, una stretta che rischia di mettere in discussione la ripresa dell’economia già affossata dalla prima ondata del Covid. Negli Usa proseguono a oltranza le trattative per un nuovo pacchetto di stimolo fiscale. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -0,05% a 19.076 punti, in linea con il resto d’Europa e l’andatura di Wall Street.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 137 da 138 punti della seduta precedente, con il rendimento del titolo italiano a 0,80%.

Sul forex, l’euro si indebolisce leggermente a 1,1820 contro il dollaro; il petrolio centra un rimbalzo con il Brent a 42 dollari e il Wti a 40 dollari al barile.

Borsa Milano, oggi sul Ftse Mib in evidenza Stm e Campari

Sulla Borsa di Milano oggi si mette in luce Campari, che brinda a trimestrale e previsioni migliori delle attese della rivale Pernod Ricard. Il titolo segna +1,5%.

Corre l’auto con Pirelli e Fca intorno a +2,5%.

Volatile oggi Stmicroelectronics (Stm) -1% nonostante i buoni risultati del terzo trimestre e il miglioramento della guidance sui ricavi 2020, che non hanno tuttavia sorpreso gli operatori.

In fondo al listino principale Telecom -2,6% a 32 centesimi.

Giù Unipol -1,6% nonché la partecipata Bper -2,5%, nel penultimo giorno dell’aumento di capitale da oltre 800 milioni.

Fra le altre banche Intesa Sanpaolo +0,1%, Unicredit +0,4%, sotto pressione Mps -1,5% in vista di un cda straordinario sugli accantonamenti per le cause legali.

I petroliferi rimontano dai minimi di giornata con le azioni Eni  poco sopra la parità, Saipem +0,5%, Tenaris -2,3%.

Nel lusso Salvatore Ferragamo consolida -5,4% all’indomani di un rally sui rumors relativi alla possibile cessione di quote. In serata usciranno invece i risultati preliminari di Moncler (-0,35%).

Deboli le utilities, fra cui Enel che lascia sul terreno 1 punto percentuale.