Borsa: Milano debole. Vendite su Stm, sale ancora Juventus

La Borsa di Milano scambia in territorio negativo a fine mattinata, in linea con il resto d’Europa, sui timori di una frenata dell’economia globale cui ha contribuito nelle ultime ore anche un profit warning di Apple, che ha tagliato la guidance sui ricavi conseguiti nell’ultimo trimestre 2018.

Il Ftse Mib segna alle ore 12,23 -0,71% a 18.201 punti.

Sul forex, l’euro rimbalza in area 1,1360 contro il dollaro; il petrolio è poco mosso con il Brent a circa 55 dollari e il Wti a 46 dollari al barile.

Lo spread Btp/Bund, oggi volatile, segna 264 da 253 punti base della chiusura precedente, con il rendimento del decennale italiano al 2,81% dal 2,69% (dati Bloomberg).

Tornando agli indici di Borsa, sul Ftse Mib l’allarme lanciato da Apple, che cita un rallentamento della Cina e delle vendite di iPhone, pesa su Stm -9,5% in una giornata nera per tutto il comparto europeo dei semiconduttori.

Brilla invece anche oggi la Juventus, in cima al listino principale con un rialzo di quasi il 3% dopo nuove indiscrezioni di calciomercato.

Bene anche Tim che recupera un +1,6% dopo la performance negativa del 2018.

Fra i petroliferi spicca Eni +0,5% dopo una nuova acquisizione in Alaska, Saipem poco mossa, Tenaris -0,9%.

I timori sull’economia globale colpiscono il lusso con Moncler -3,8%, Ferragamo -2,5%, Cucinelli -2,3%.

Giù anche Fca -1,9%, mentre si attendono però vendite nuovamente in crescita negli Usa. Ferrari cede a sua volta il 2%.

Le banche sono orfane di Carige il cui titolo è stato sospeso dalla Consob dopo il commissariamento Bce che potrebbe durare almeno tre mesi.

Le vendite intanto sono diffuse sul comparto con le azioni Unicredit, Bper, Ubi e Banco Bpm in calo di circa l’1%, mentre Intesa Sanpaolo resiste intorno alla parità. Fuori dal listino principale giù Mps -2,8%, in controtendenza Creval +0,8%.