Borsa italiana oggi: Amplifon, Exor, Fca

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi nuovamente sotto la parità, all’indomani di una seduta negativa che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in deciso calo (Ftse Mib -1,54% a 19.551 punti). La Borsa italiana come gli altri listini del Vecchio Continente ha cambiato direzione a metà pomeriggio sulla scia di Wall Street, dove è partita un’ondata di realizzi che ha colpito soprattutto il comparto tecnologico; a Milano pesante Stm.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1,11% a 23.205 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1840; il petrolio è debole con il Brent a 43 dollari e il Wti a 41 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera con un tonfo: Dow Jones -2,78% a 28.292 punti, S&P 500 -3,51% a 3.455 punti, Nasdaq -4,96% a 11.458 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da segnalare che Exor ha archiviato il primo semestre 2020 con una perdita di 1,318 miliardi di euro, contro un utile netto di 2,427 miliardi dello stesso periodo del 2019. Il Nav al 30 giugno ammonta a 20,955 miliardi di dollari, in calo del 19,9%. L’investimento in Fca ha perso il 32,4%, quello in Cnh Industrial il 36,6%, quello nella Juventus il 26,1%, mentre Ferrari segna un +2,3%. La posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 3,081 miliardi di euro. La holding degli Agnelli precisa tuttavia che dallo scorso 30 giugno il Nav è migliorato a circa 23 miliardi di dollari.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jefferies hanno alzato il rating su Amplifon da hold a buy, con un target price di 34 euro.

Da seguire Fiat Chrysler (Fca) dopo che la rivale General Motors e Honda hanno firmato un’alleanza strategica in Nord America per condividere le piattaforme dei veicoli e i costi di sviluppo. In Francia invece il futuro partner Peugeot darà vita con Total a una joint venture, Automotive Cells Company, per produrre batterie per auto a partire dal 2023, con il sostegno delle autorità tedesche e francesi per 1,3 miliardi di euro. La Renault dovrebbe aderire all’alleanza in un secondo momento.

Stmicroelectronics (Stm) (ieri -6,9%) resta osservata speciale dopo il crollo dei tecnologici Usa, che ha visto le vendite accanirsi fra l’altro sulle società di microchip ma soprattutto su Apple (-8%) dopo il rally delle ultime settimane.

Anche Mediaset resta sotto i riflettori dopo il balzo di ieri (+5,2%) in scia alla decisione della Corte Ue che ha dato ragione a Vivendi sulla norma che “impedisce a Vivendi di acquisire il 28% del capitale di Mediaset”.

Sul fronte bancario, in Spagna Bankia e CaixaBank hanno confermato le discussioni su una possibile fusione, precisando che i colloqui sono nelle fasi preliminari.