Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Morgan Stanley promuove Amplifon - Finanza Report

Dom 19 Maggio 2024 — 09:47

Borsa italiana oggi: Morgan Stanley promuove Amplifon



In arrivo questa settimana le prime trimestrali americane

Borsa italiana oggi

La Borsa italiana oggi si muove all’insegna della cautela dopo un inizio d’anno nel complesso moderatamente positivo (+0,29% il bilancio della prima settimana del 2024). I mercati finanziari, seppure con meno convinzione, continuano a scommettere su futuri tagli dei tassi da parte delle banche centrali, nonostante gli ultimissimi dati abbiano evidenziato un balzo dell’occupazione americana e l’accelerazione dell’inflazione europea, quest’ultima peraltro attesa. L’agenda macro non prevede oggi indicatori particolarmente rilevanti, in attesa dell’inflazione Usa giovedì, mentre venerdì entrano nel vivo le trimestrali americane con alcune big bancarie fra cui Jp Morgan, Bofa, Citigroup, Wells Fargo. (Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)

Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,42% a 30.569 punti

La Borsa di Milano chiude sui massimi di giornata, in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street, confermando il mood positivo dei mercati in vista delle prossime mosse delle banche centrali.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp Bund termina sostanzialmente invariato a 168 punti, con il rendimento del decennale italiano in leggero calo a 3,80%.

Ore 13 – Brunello Cucinelli, stasera risultati

Titolo in frazionale rialzo sopra 83 euro, in attesa del dato sui ricavi preliminari 2023 che sarà diffuso dopo la chiusura. Equita Sim conferma la raccomandazione hold si Brunello Cucinelli, con prezzo obiettivo a 86,5 euro, e prevede ricavi per 1,14 miliardi di euro, im crescita del +24%. La stima è appena superiore alla guidance fornita a inizio dicembre e incorpora un quarto trimestre a 322 milioni (+16% a/a, +18% a cambi costanti), segnala il broker.

Azionario Italia, ancora banche ma poi mid e small cap (Kairos)

Massimo Trabattoni, head of Italian equity di Kairos Partenrs Sgr, osserva in una nota che nel primo trimestre del 2024 le aspettative sui tassi di interesse saranno ancora una volta il principale driver delle dinamiche economiche e finanziarie globali.

“Per quanto riguarda le large cap italiane, l’attenzione degli investitori sarà volta a capire se la sovraperformance dei titoli finanziari, che ha caratterizzato tutto il 2023, sia destinata ad esaurirsi già nei primi mesi del 2024. A nostro parere, il momentum delle banche italiane è destinato a rimanere positivo (anche se marginalmente sempre meno) ancora per qualche mese, perché la remunerazione sui depositi italiani è ancora significativamente più bassa rispetto a quella degli altri istituti bancari europei, offrendo così ancora dell’upside sul margine d’interesse”.

“Tuttavia – prosegue Trabattoni – , in uno scenario di tassi non più in salita ma stabili o addirittura in discesa, ci aspettiamo che nel medio termine la preferenza del mercato si sposti verso titoli con un profilo più quality/growth (in settori come tecnologia o utilities) che hanno sofferto il recente ciclo di rialzo tassi, ma potrebbero vedere accenni di ripresa già nei primi mesi del 2024 se le aspettative del mercato propendessero per una stabilizzazione del livello dei tassi di interesse o addirittura per un loro taglio”.

Secondo l’esperto, “un’altra asset class, che potrebbe beneficiare da una migliore visibilità sulla tenuta del ciclo macroeconomico e da una politica monetaria meno hawkish, è quella delle small e mid cap. Nei prossimi mesi le prospettive di Banche Centrali progressivamente più espansive potrebbero agevolare una rivalutazione di quei nomi a piccola e media capitalizzazione che, proprio a causa del loro profilo quality/growth e della loro maggiore correlazione all’andamento dell’economia, hanno subito un’indiscriminata e violenta compressione dei propri multipli borsistici”.

Ore 10:30 – Bper +0,3%, lancia emissione At1

Bper positiva seppure al di sotto dei massimi toccati in precedenza nella mattinata. La banca comunica di avere dato mandato a Barclays in qualità di Sole Structuring Advisor, Global Coordinator e Joint Bookrunner e a Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Morgan Stanley e Ubs in qualità di Joint Bookrunners per esplorare il potenziale interesse di investitori istituzionali rispetto a una potenziale emissione obbligazionaria Additional Tier 1 in euro.

Ore 10:10 – Eni, via a nuovo bond a 10 anni

Eni -2% fanalino di coda del Ftse Mib, in scia come detto alla debolezza del greggio. Intanto il gruppo ha avviato il collocamento di un nuovo bond a 10 anni destinato a investitori istituzionali. Le prime indicazioni di rendimento si attestano in area 175 punti base sopra il tasso mid-swap.

Ore 9:25 – Ftse Mib -0,01% a 30.437 punti

Piazza Affari poco mossa. Amplifon in rialzo di oltre il 2% dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato la raccomandazione sul titolo da equal-weight a overweight e il prezzo obiettivo da 30 a 35 euro.

Bene anche il risparmio gestito con Fineco a +1% dopo i dati sulla raccolta di dicembre di Anima, che guadagna oltre un punto percentuale.

Sul fondo Eni a -1,8%, in un comparto petrolifero sotto pressione in scia alle quotazioni del greggio dopo il taglio del prezzo di febbraio da parte dell’Arabia Saudita.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, possibili nuovi spunti su Leonardo dopo che la Germania si è detta pronta a sbloccare il veto sulla consegna di 48 Eurofighter all’Arabia Saudita. Lo ha dichiarato domenica il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock durante un viaggio in Israele. Eurofighter è un progetto congiunto di Regno Unito, Germania, Italia e Spagna e vede schierati nel consorzio Bae Systems, Airbus e Leonardo. Tuttavia Berlino aveva bloccato le vendite di armi a Riad dopo l’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi alla fine del 2018, stoppando anche il contratto sugli Eurofighter.

Nel risparmio gestito, la raccolta netta di Anima nel mese di dicembre 2023 è stata positiva per 277 milioni di euro, portando il totale dell’anno a -171 milioni di euro. A fine anno, le masse gestite complessivamente dal Gruppo si attestano a 191,5 miliardi. “Siamo felici di chiudere il 2023 con un miglioramento della raccolta da inizio anno, che insieme all’effetto mercato e all’acquisizione di Castello Sgr ha comportato un incremento delle masse gestite pari all’8% rispetto
all’anno precedente”, ha commentato l’ad Alessandro Melzi d’Eril. “Nei mesi che verranno, ci attendiamo che le indicazioni delle banche centrali sui tassi di interesse e i rally in corso in molti mercati azionari favoriscano raccolte e performance del risparmio gestito”.

Fra le raccomandazioni di Borsa, da segnalare che Goldman Sachs ha alzato il rating su Endesa, la controllata spagnola di Enel, da neutral a buy, e il target price sul titolo da 22 a 24,50 euro.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, alla ripartenza dopo una seduta contrastata venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere sopra la parità (Ftse Mib +0,12% a 30.440 punti). La Borsa italiana ha archiviato la prima settimana dell’anno con un bilancio positivo di +0,29%, tenuta a galla soprattutto dalle banche.

Il mercato, seppure con meno convinzione, continua a scommettere su futuri tagli dei tassi da parte delle banche centrali, nonostante gli ultimissimi dati abbiano evidenziato un balzo dell’occupazione americana e l’accelerazione dell’inflazione europea, quest’ultima peraltro attesa.

Questa mattina sono intanto riemersi timori sulla bolla immobiliare in Cina, dopo che la “banca ombra” cinese Zhongzhi Enterprise Group ha presentato istanza di liquidazione per fallimento.

L’agenda macro non prevede oggi indicatori particolarmente rilevanti, in attesa dell’inflazione Usa giovedì, mentre venerdì entrano nel vivo le trimestrali americane con alcune big bancarie fra cui Jp Morgan, Bofa, Citigroup, Wells Fargo.

I future Usa trattano stamattina sotto la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso oggi per festività; nel resto dell’Asia, in deciso calo i listini cinesi.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0940; il petrolio arretra con il Brent a 77 dollari e il Wti a 72 dollari al barile, dopo che l’Arabia Saudita ha deciso domenica di tagliare il prezzo ufficiale per il mese di febbraio.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera in leggero rialzo: Dow Jones +0,07% a 37.466 punti, S&P 500 +0,18% a 4.697 punti, Nasdaq +0,09% a 14.524 punti.

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