Borsa: a Milano oggi bene Banco Bpm. Vola Mediaset

(Articolo aggiornato dopo la chiusura di Borsa) – La Borsa italiana fallisce oggi un tentativo di rimbalzo e torna a cedere
terreno sulla scia di Wall Street. Ai mercati finanziari, in vena di realizzi, non bastano i progressi nella corsa al vaccino contro il coronavirus, né i dati sull’occupazione Usa usciti migliori delle attese, con 1,37 mln di nuovi posti di lavoro ad agosto, e un tasso di disoccupazione in calo all’8,4%. Sulla Borsa di Milano oggi il Ftse Mib segna in chiusura -0,82% a 19.391 punti, in linea con il resto d’Europa, mentre a Wall Street imperversano le prese di beneficio (oltre -2% sul Nasdaq). A questi livelli, per l’indice principale di Piazza Affari, la settimana va in archivio con un calo di oltre il 2%.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 148 punti da 146 punti della seduta precedente, con il rendimento del titolo italiano a 1,01%.

Sul forex, l’euro consolida a 1,1830 contro il dollaro; il petrolio torna sotto pressione con il Brent a 42 dollari e il Wti a 39 dollari al barile.

Borsa Milano oggi: bene Amplifon e banche, debole Exor dopo i conti

Sulla Borsa di Milano, ricoperture sulle banche guidate da Banco Bpm a +3,8%, Unicredit +1,3%, poco mossa invece Intesa Sanpaolo, con Bper a +1% sempre in attesa dell’aumento di capitale stimato in 800 milioni. Le banche sono sostenute anche dalle discussioni avviate in Spagna per una fusione tra Bankia e CaixaBank.

Fuori dal Ftse Mib le azioni Mps segnano +1,1%, all’indomani del collocamento di un bond Tier 2 da 300 milioni.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jefferies hanno alzato il rating sulle azioni Amplifon (+0,3%) da hold a buy, con un target price di 34 euro.

Goldman Sachs ha ritoccato il prezzo obiettivo su Prysmian (+1,7%) da 24,50 a 25,50 euro confermando il buy.

Fra i tecnologici volatile Stm, che segna -2,4% dopo il -6,9% di ieri.

Debole Exor -4% dopo la semestrale in perdita, mentre nell’auto proseguono gli acquisti sulla sua controllata Fca +1,6%.

Atlantia -3,3% all’indomani di cda che ha deciso come previsto lo spin-off di Autostrade, mentre proseguono le trattative con la Cdp.

Fuori dal listino principale ancora in rally Mediaset +5,7% dopo che la Corte Ue ha dato ragione a Vivendi sulla norma della legge Gasparri che “impedisce a Vivendi di acquisire il 28% del capitale di Mediaset”.

Fra i petroliferi Eni -0,6%, Saipem -2,2%, Tenaris +0,3%.