Finanzareport.it | Tim: 2018 in profondo rosso, nuove svalutazioni. Ok al piano Gubitosi - Finanza Report

Ven 03 Maggio 2024 — 09:29

Tim: 2018 in profondo rosso, nuove svalutazioni. Ok al piano Gubitosi



Via libera del cda di Tim all’attesissimo nuovo piano industriale, il primo firmato dall’ad Luigi Gubitosi, ma anche a dati di bilancio 2018 che hanno visto conti in rosso e ulteriori svalutazioni

tim fondi

Via libera del cda di Tim all’attesissimo nuovo piano industriale, il primo firmato dall’ad Luigi Gubitosi, ma anche a dati di bilancio 2018 che hanno visto conti in rosso e ulteriori svalutazioni rispetto ai 2 miliardi già annunciati al mercato. La reazione della Borsa finora è positiva, con le azioni Telecom Italia in buon rialzo dopo i primissimi scambi.

L’esercizio si è chiuso con una perdita di 1,41 miliardi di euro dopo nuove svalutazioni attribuite al core domestic e international wholesale che portano il totale a 2,6 miliardi. Escludendo tali svalutazioni, oneri per ristrutturazione e altri oneri non ricorrenti, Telecom avrebbe visto un utile netto di 1,4 miliardi di euro su base normalizzata.

I ricavi confrontabili dell’esercizio 2018 ammontano a 19,109 miliardi (-3,6%), di cui 15,185 mld domestic (-1,1%); l’Ebitda organico di gruppo è pari a 8,1 miliardi di euro (-3,4%); Ebitda organico domestico a 6,6 miliardi di euro (-6,0%).

L’indebitamento finanziario netto rettificato di gruppo è stabile su base annua a 25,270 miliardi.

Il consensus degli analisti fornito dalla stessa Tim indicava fra l’altro ricavi per per 19,15 miliardi, di cui 15,2 mld in Italia, Ebitda domestic di 6,65 miliardi.

Il piano, che mette nero su bianco l’avvio delle trattative con Open Fiber sulla rete unica, prevede fra l’altro ricavi di gruppo organici da servizi in leggera riduzione (low single-digit) nel 2019, mentre una crescita (low single-digit) è prevista sia nel 2020 sia nel 2021. L’ebitda organico è previsto in leggera riduzione (low single-digit) nel 2019, mentre una crescita (low single-digit) è prevista sia nel 2020 sia nel 2021.

I ricavi da servizi realizzati in Italia sono previsti in leggera riduzione (low single-digit) nel periodo del piano con l’obiettivo di stabilizzarli dal 2020. L’ebitda organico domestico è previsto in calo low single-digit/mid single digit nel 2019 e in crescita low single-digit sia per il 2020 sia per il 2021.
Focus sul debito che dovrebbe scendere a 22 mld a fine piano.

Su Persidera Tim ha fatto sapere di avere ricevuto un’ulteriore offerta non vincolante (da F2i) e ha avviato una trattativa esclusiva, mentre per Sparkle il piano prevede un rilancio “sotto una nuova guida”.

Nel solco del piano, Tim e la rivale Vodafone si sono accordate per una partnership “per la condivisione della componente attiva della rete 5G, valutare la condivisone degli apparati attivi della rete 4G e ampliare l’attuale accordo di condivisione passiva”. Tim e Vodafone valutano anche “l’aggregazione in un’unica entità delle rispettive infrastrutture passive, per un totale di 22.000 torri in Italia”.

A sua volta Inwit, controllata di Telecom delle torri, ha conferito mandato all’ad per trattare con Vodafone Italia l’integrazione delle rispettive torri di trasmissione. Inwit ha inoltre licenziato il piano industriale che prevede un Capex cumulato a 250-300 milioni di euro e recurring free cash flow a oltre 200 milioni al 2021.

In Borsa alle ore 9,21 Telecom +1,40% a 0,5366 euro, vola Inwit +10,91% a 7,93 euro.