Finanzareport.it | Padoan (Unicredit) rilancia fusioni bancarie europee - Finanza Report

Lun 29 Aprile 2024 — 06:37

Padoan (Unicredit) rilancia fusioni bancarie europee



Secondo l’ex ministro dell’economia “c’è uno scenario, non necessariamente il più probabile, in cui ci potrebbe essere più concentrazione in Italia e meno operazioni transfrontaliere. Ciò andrebbe contro l’Unione bancaria europea”

unicredit padoan

Il presidente di Unicredit, Pier Carlo Padoan, rilancia il tema delle fusioni bancarie europee. Le fusioni dovrebbero aiutare le banche a rafforzare la loro presenza in Europa, ha detto Padoan in un’intervista al quotidiano La Stampa.

Secondo l’ex ministro dell’economia “c’è uno scenario, non necessariamente il più probabile, in cui ci potrebbe essere più concentrazione in Italia e meno operazioni transfrontaliere”. E ciò sarebbe in contrasto con lo spirito dell’Unione bancaria europea.

Intervista Padoan: Unicredit concentrata sul piano

Unicredit sulle fusioni non ha fretta di concludere operazioni, secondo quanto ha spiegato il ceo Andrea Orcel presentando il nuovo piano al 2024. Lo stesso manager ha accennato a operazioni cross border da valutare quando ci sarà l’unione bancaria. In passato Unicredit è stata accostata a possibili merger con Commerzbank, Société Générale (in quest’ultimo caso anche perché è la banca da dove proveniva l’ex ad Mustier).

Nell’intervista Pier Carlo Padoan ha sottolineato da parte sua come Unicredit sia concentrata ora sull’esecuzione del piano “Unlock Unicredit”. Per il presidente “sbloccare il grande potenziale della banca è la chiave per tornare a crescere facendo anche leva sull’evoluzione tecnologica, sui nuovi rapporti con la clientela, su una piena diversificazione, anche territoriale, visto che siamo paneuropei e presenti in tredici paesi. L’obiettivo è aumentare la remunerazione del capitale che ci porterà a distribuire oltre 16 miliardi agli azionisti nei prossimi 4 anni. Questo, attraverso una migliore valorizzazione delle grandi risorse interne di questo gruppo e a una forte svolta digitale”.

Padoan si sofferma sul Recovery plan. “Abbiamo una task force per il Pnrr. Metterà al servizio delle istituzioni la nostra esperienza e la nostra competenza. Possiamo aggiungere risorse finanziarie, ma prima si tratta di tradurre il piano in un modo diverso di operare, aiutando le imprese a cogliere il momento”.

Unicredit: digitalizzazione e smart working

A Padoan viene chiesto come intende muoversi Unicredit su  digitalizzazione e smart working. “Non ci limiteremo a comprare i software migliori. Dobbiamo imparare a pensare la nostra organizzazione in modo diverso, anche grazie all’aiuto delle nuove tecnologie. Occorre investire e cambiare la
mentalità, la nostra anzitutto. Il lavoro a distanza è stato imposto dalla crisi Covid: lo stiamo trasformando da risposta di necessità a scelta d’opportunità”.

“Oggi Unicredit prevede una presenza di due giorni alla settimana negli uffici centrali; quando saremo fuori dall’emergenza continueremo con
un approccio ibrido su base volontaria. Ovviamente, nelle filiali, le proporzioni saranno ben diverse. Ci stiamo lavorando con un dialogo continuo fra management e cda, e grandisforzi di investimento previsti, 2,8 miliardi in digitale nei prossimi anni. Sono ottimista”.

Unicredit, fusioni e acquisizioni secondo Padoan

Sul tema sempre gettonatissimo di possibili operazioni di M&A, il presidente di Unicredit Padoan spiega: “Fusioni e acquisizioni sono uno strumento a disposizione per realizzare le visioni strategiche delle banche. Le occasioni possono capitare in modi non prevedibili a priori. Il nostro approccio è semplice: non escludiamo che ci possano essere ulteriori operazioni di questo tipo; non sono la ragione fondamentale per cui si crescerà; se capiterà le valuteremo, in Italia come all’estero, sempre nel pieno interesse dei nostri azionisti”.

La vicenda Mps “è stata condotta in modo estremamente serio e professionale, ha coinvolto centinaia di operatori della banca per una due diligence accurata”, prima del mancato accordo con il Mef. Ora “il nostro piano è stato presentato e in questo momento siamo focalizzati sulla sua attuazione”.

Poi la puntualizzazione sulle fusioni bancarie europee. “Questa crisi darà una spinta al sistema bancario, certo. Però bisogna evitare che, a livello continentale, le banche diventino più nazionali anziché diventare più europee.
C’è uno scenario, non necessariamente il più probabile, in cui potrebbe realizzarsi più concentrazione in Italia e meno operazioni crossborder. Sarebbe come andare nel senso contrario alla Unione Bancaria europea”.

In Borsa le azioni Unicredit alle ore 10,36 segnano +0,52% a 13,578 euro, in una seduta di consolidamento oggi sui mercati internazionali.

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