Finanzareport.it | Mps, Salvini e fronte bipartisan difendono l'ad Bastianini - Finanza Report

Ven 26 Aprile 2024 — 22:32

Mps, Salvini e fronte bipartisan difendono l’ad Bastianini



Levata di scudi della politica dopo i rumors sui piani del Tesoro. Il cambio al vertice potrebbe slittare

mps aumento

Mps si conferma terreno di scontro per la politica: il leader della Lega Matteo Salvini e un fronte bipartisan di esponenti anche Pd, Leu, Fdi e M5s sono scesi in campo per difendere l’ad del Monte dei Paschi Guido Bastianini, cui il Tesoro vorrebbe dare il benservito.

In particolare, il Mef guidato dal ministro Daniele Franco, un fedelissimo del premier Mario Draghi, punterebbe a un cambio al vertice per guidare l’esecuzione del piano che prevede un aumento di capitale da 2,5 miliardi e un taglio netto dei costi. Per la successione all’ad di Mps si ipotizza una terna di nomi fra cui potrebbe essere scelto il nuovo numero uno di Siena: Luigi Lovaglio, Victor Massiah, Alessandro Vandelli.

Tuttavia, dopo le pressioni della politica, il cda del prossimo 7 febbraio non dovrebbe vedere la resa dei conti ampiamente annunciata dalle indiscrezioni, per concentrarsi invece sull’approvazione dei risultati 2021 dopo l’utile di 388 milioni registrato al 30 settembre.

Per la cronaca, gli analisti di Barclays (raccomandazione underweight e target price di 1 euro su Mps) si aspettano un utile netto adjusted 2021 di 461 milioni.

Quanto al manager, resta da vedere se i piani del Tesoro saranno rivisti oppure solo ritardati.

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mps bastianini

Guido Bastianini

Intanto il primo ad alzare le barricate sull’ultima grana di Mps è stato Matteo Salvini. “La politica non può mettere in discussione l’ad di Mps, Bastianini, che ha ottenuto i migliori risultati degli ultimi anni. Il ministro Franco chiarisca: davvero è in discussione un manager che ha dimostrato che Mps può camminare?”, ha tuonato il leader della Lega, dopo che il responsabile del dipartimento economia del Carroccio, Alberto Bagnai, aveva bollato come “incomprensibile” l’avvicendamento, frutto di “accanimento ideologico” verso un manager scelto dai Cinque Stelle ma mai amato dal Mef.

“Stupore” per le critiche a chi “ha ben operato in questo periodo così difficile” è stata espressa dal senatore Pd, Andrea Marcucci, mentre Stefano Fassina (Leu) ha parlato di “richiesta davvero incomprensibile”.

Per il Movimento 5 Stelle, sponsor di Bastianini, è intervenuto Riccardo Fraccaro, definendo “grave” l’idea di cacciare “un esempio di competenza e di discontinuità rispetto alle gestioni passate”, in grado di riportare Siena “in utile dopo anni”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia e il Segretario della Commissione banche Andrea de Bertoldi e Tommaso Foti scrivono in una nota che “se non vi sono gravi motivazioni, e nel caso le dicano, non avrebbe senso” cambiare la guida “solo per compiacere una delle interessate fazioni del partito democratico”,

E mentre Il governatore toscano, Eugenio Giani, chiederà a Franco di fare dietrofront perché Bastianini merita “un’attestazione di grande fiducia” visti i risultati, la presidente della Commissione banche, Carla Ruocco, ha fissato un’audizione del ministro Franco per il prossimo 15 febbraio.

In Borsa il titolo sembra in ogni caso beneficiare della rinnovata attenzione della politica per la banca senese: alle ore 10,31 le azioni B.Mps  segnano +2,3% a 0,9424 euro.

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