Borsa italiana oggi: Enel, A2a, Eni, Stellantis

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi nuovamente sopra la parità, in base alle indicazioni dei future, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rialzo (Ftse Mib +1,38% a 25.918 punti). La Borsa italiana, in una seduta volatile dopo i verdetti Bce, è stata trainata da alcuni titoli fra cui Iveco, Moncler, Saipem, in un comparto petrolifero contrastato (giù Eni); miste anche le banche (bene Unicredit e Banco Bpm, debole Mps, poco mosse le altre).

I mercati del Vecchio Continente dopo qualche esitazione hanno preso bene ieri le indicazioni della Bce, che se da una parte ha alzato il costo del denaro di 50 punti base, dall’altra ha di fatto aperto a una tregua nel ciclo di rialzi dei tassi, ammettendo che “l’elevato livello di incertezza accresce l’importanza di un approccio fondato sui dati” per le future decisioni. Quanto alle preoccupazioni per le banche, la Bce “dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità” ed è pronta a intervenire “qualora ve ne sia l’esigenza”.

A risollevare il sentiment è stata però la decisione della Banca Nazionale Svizzera di sostenere Credit Suisse con un maxi prestito. Da segnalare invece negli Stati Uniti l’operazione di 11 banche americane, fra cui Jp Morgan, che hanno accettato di iniettare 30 miliardi di dollari nelle casse di First Republic Bank per evitare un effetto domino dopo il fallimento di SVB, Silvergate e Signature.

La prossima settimana si riunisce la Fed, con aspettative al momento per un rialzo dei tassi limitato a un quarto di punto. L’agenda macro intanto prevede oggi la fiducia Michigan di marzo.

I future Usa trattano stamattina sopra la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,20% a 27.333 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro guadagna terreno a 1,0660; il petrolio avanza leggermente con il Brent a 75 dollari e il Wti a 68 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in deciso rialzo: Dow Jones +1,17% a 32.246 punti, S&P 500 +1,76% a 3.960 punti, Nasdaq +2,48% a 11.717 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Enel dopo i risultati consolidati del 2022 che mostrano un utile netto ordinario a 5,4 miliardi (-3,6%), superiore alle attese degli analisti (5,173 miliardi il consensus) e risultato netto del Gruppo a 1,682 miliardi (-47,3% rispetto al 2021). Confermati i risultati diffusi con i dati preliminari: ricavi in crescita del 63,9% a 140,517 miliardi, ebitda ordinario a 19,68 miliardi (+2,5%), indebitamento finanziario netto a 60,068 miliardi (+16,2%), in linea con guidance. Il dividendo complessivo proposto per l’intero esercizio 2022 è di 0,40 euro per azione (di cui 0,20 euro già corrisposti quale acconto a gennaio 2023), in crescita del 5,3% rispetto al dividendo complessivo di 0,38 euro dell’esercizio precedente. Il dividendo a valere sul 2023 è confermato a 0,43 euro, “ma potrebbe migliorare se le condizioni lo permettono”, ha detto l’ad Francesco Starace. Gli analisti di Jp Morgan dopo i conti hanno confermato la raccomandazione overweight su Enel con target price di 7,60 euro.

A2a, ieri in evidenza (+2,2%) dopo i risultati, ha annunciato a mercato chiuso un’offerta non vincolante per entrare nel capitale di Egea-Ente Gestione e Ambiente Spa con una partecipazione di maggioranza assoluta (50,1%) attraverso un’operazione di aumento di capitale. Il range di enterprise value indicativo attualmente previsto per il 100% degli asset è compreso tra 560 e 605 milioni di euro, da confermarsi eventualmente con un’offerta vincolante entro il 15 maggio 2023, in caso di esito positivo della due diligence da avviarsi nei prossimi giorni. L’esclusiva avrà durata pari al periodo di due diligence.

Da segnalare che il cda di Eni ha deliberato di proporre all’assemblea l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie per un periodo fino alla fine di aprile 2024. In linea con il Piano Strategico 2023-2026, Eni intende pertanto lanciare nel 2023 un nuovo programma di buyback per un valore di 2,2 miliardi di euro. Tale ammontare, spiega una nota, potrà essere incrementato, sulla base di eventuali upside del flusso di cassa operativo, fino ad un massimo complessivo di 3,5 miliardi. Via libera anche alla quarta tranche del dividendo da 0,22 euro per
azione (su complessivi 0,88 euro) con messa in pagamento il 24 maggio.

Stellantis ha lanciato la prima tranche del suo programma di buyback da 1,5 miliardi. La tranche coprirà un importo massimo di 500 milioni di euro e avrà inizio il 17 marzo 2023 per concludersi entro il 19 giugno 2023.