Eni si rafforza in Costa D’Avorio con due nuovi blocchi esplorativi

Eni ha firmato i contratti relativi a due nuovi blocchi esplorativi al largo della Costa d’Avorio. A Piazza Affari il titolo guadagna terreno in linea con la giornata di rimbalzo per i listini internazionali, anche se le quotazioni del greggio si mantengono deboli (con il Brent a 60 dollari e il Wti a circa 53 dollari al barile).

Eni detiene in entrambi i blocchi rilevati nel Paese africano il ruolo di operatore, con una partecipazione del 90% di partecipazione, con il restante 10% in capo alla società di stato ivoriana Petroci.

I blocchi, che si estendono per 911 chilometri quadrati, sono adiacenti a un altro blocco già detenuto ed operato da Eni (Eni 90%, Petroci 10%). “La loro continuità geologica permetterà di studiarli in sinergia, utilizzando tecnologie proprietarie, con ottimizzazione dei costi e facilitando il time–to-market in caso di scoperta e sviluppo commerciale”, spiega Eni.

Eni è rientrata nel paese dal 2015 ed ora detiene 5 blocchi esplorativi deep water, di cui 4 operati tramite la controllata Eni Côte d’Ivoire Limited. Il gruppo era già stato attivo nell’upstream e nel downstream della Costa d’Avorio dagli anni ’60 agli anni ’80.

In Borsa alle ore 15,52 le azioni Eni segnano +0,71% a 13,918 euro.