Finanzareport.it | Banco Bpm, Bcc Iccrea e Fsi: via libera al polo dei pagamenti - Finanza Report

Lun 20 Maggio 2024 — 13:39

Banco Bpm, Bcc Iccrea e Fsi: via libera al polo dei pagamenti



L’accordo prevede il pagamento a Banco Bpm di un corrispettivo complessivo fino a 600 milioni di euro oltre alla partecipazione agli utili, alle commissioni future ed al potenziale di rivalutazione della joint venture

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Banco Bpm, Bcc Iccrea e Fsi danno il via libera al nuovo polo della monetica. I rispettivi gruppi hanno sottoscritto oggi un accordo vincolante per la costituzione di una “partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali, che sarà un punto di riferimento nel panorama del fintech e con un approccio orientato all’innovazione e alla crescita della digitalizzazione nel nostro Paese”.

Il via libera arriva a pochi giorni dall’esclusiva assegnata da Banco Bpm. Il closing è atteso entro il primo trimestre 2024.

L’accordo prevede il pagamento a Banco Bpm di un corrispettivo complessivo fino a 600 milioni oltre alla partecipazione agli utili, alle commissioni future ed al potenziale di rivalutazione della joint venture.

Gli analisti avevano salutato positivamente il potenziale polo dei pagamenti Banco Bpm Bcc Iccrea Fsi, di cui ora si conoscono i dettagli.

L’accordo, viene spiegato, prevede il conferimento nella joint venture delle attività della monetica di Banco Bpm, con riconoscimento di un corrispettivo misto per cassa e in azioni emesse dal veicolo Pay Holding, che a sua volta controlla l’intero capitale di Bcc Pay – che sarà a breve oggetto di rebranding.

Ad esito dell’operazione, Pay Holding sarà partecipata secondo le seguenti quote: circa il 43% da Fsi e circa il 28,6% ciascuno da Banco Bpm e Iccrea Banca.

A seguito del conferimento delle attività di monetica di Banco Bpm, la joint venture rappresenterà il secondo operatore nazionale con una quota di mercato superiore al 10% nel settore della monetica, con circa 9 milioni di carte, 400 mila Pos e circa euro 110 miliardi di euro di transato intermediato.

La società potrà contare per il suo sviluppo sulla capillarità distributiva e sulla vicinanza al territorio delle oltre 1.300 filiali di Banco Bpm e delle 117 Bcc con quasi 2.500 sportelli del Gruppo Bcc Iccrea, un network che nel suo complesso rappresenta quasi il 20% delle filiali bancarie presenti in Italia.

L’accordo siglato oggi prevede la sottoscrizione di un contratto di distribuzione pluriennale dei servizi della società anche sulla rete di Banco Bpm. “L’iniziativa potrà contare su un forte sviluppo in ottica di innovazione digitale/fintech della gamma d’offerta e del servizio al cliente, e prevede l’allargamento della customer base ad altre banche ed operatori finanziari nel mercato domestico”. L’unica piattaforma tecnologica genererà importanti economie di scala anche sul fronte degli investimenti.

Banco Bpm distribuirà il catalogo d’offerta issuing e acquiring della joint venture mantenendo integralmente il controllo della politica commerciale e del pricing con i propri clienti.

Previsto fra l’altro un lock-up di Banco Bpm fino al 2026 e meccanismi di exit usuali per questo tipo di operazioni. Il closing è soggetto, come di prassi, all’approvazione delle competenti autorità.

Come previsto, la banca guidata da Giuseppe Castagna potrà preservare gli attuali margini commissionali generati dalla monetica (oltre 140 Milioni di ricavi netti nel 2022, con un incremento del 13% rispetto al 2021), “beneficiando pienamente della crescita degli stessi, in un settore ad alto potenziale di sviluppo, oltre che dell’apporto degli utili attesi dalla joint venture nonché dei potenziali incrementi di valore della propria
partecipazione”.

Per effetto dell’operazione, Banco Bpm riceverà per le attività conferite un corrispettivo immediato di 500 milioni di euro, con una componente per cassa upfront di circa 200 milioni, ai quali andranno sommate le componenti differite di prezzo, per ulteriori massimi 100 milioni di euro, che potranno portare a 600 milioni di valore.

Al momento del closing, l’operazione avrà un impatto positivo sul Cet1 ratio fully loaded di Banco BPM stimabile in circa 32 pb (l’impatto è calcolato sul Cet 1 ratio fully loaded stated di Banco Bpm al 31/03/2023 e non considera eventuali effetti derivanti dalla PPA), incluso l’effetto dell’assunzione della partecipazione. Considerando anche le eventuali integrazioni future di prezzo, l’effetto sul Cet1 ratio fully loaded si potrà alzare fino a circa 50 punti base.

Complessivamente l’operazione genererà un beneficio di valorizzazione per Banco Bpm pari ad oltre 2 Miliardi di euro in termini di NPV nell’orizzonte temporale di riferimento dell’accordo.

Per il Gruppo Bcc Iccrea l’operazione rientra nella strategia avviata sul comparto monetica con Fsi, generando ulteriori sinergie per le Bcc e i loro clienti/soci.

L’operazione consentirà a Bcc Pay, guidata dal presidente Massimo Arrighetti e dall’amministratore delegato Fabio Pugini, “di affermarsi sempre più come realtà italiana, innovativa e indipendente”.

Fsi, guidato da Maurizio Tamagnini che ne è anche il fondatore, è uno dei tre più grandi fondi europei dedicati a un singolo paese, il maggiore fondo corporate italiano, con una formula di investimento focalizzata sulla crescita trasformazionale delle aziende investite ed esperienza consolidata nel settore fintech, settore dove il suo team ha investito negli ultimi anni circa 1 miliardo di euro.

Quanto agli advisor dell’operazione, Bcc Pay e Fsi sono stati assistiti da Kpmg Corporate Finance, Vitale&Co e Gianni & Origoni, mentre Banco Bpm è stato assistito da Bain & Co, Legance – Avvocati Associati e Deloitte Financial Advisory per l’emissione di una Fairness Opinion.

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