Borsa italiana oggi: Fca, Juventus, Mps, Ovs

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sopra la parità, all’indomani di una seduta moderatamente positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in cauto rialzo (+0,14% il Ftse Mib). La Borsa italiana è stata trainata da un acuto di Nexi, oltre che da un rimbalzo di Buzzi fra gli industriali e Pirelli nell’auto (giù invece Fca -1,5%).

La Fed come atteso ha lasciato ieri sera i tassi invariati nel range fra l’1,5% e l’1,75%, decisione presa all’unanimità dopo tre tagli quest’anno. La maggioranza dei membri del Fomc prevede ora tassi invariati nel 2020.

Oggi appuntamento con la riunione Bce e la sua prima conferenza stampa della neo presidente Christine Lagarde. Urne aperte intanto per le elezioni nel Regno Unito.

Cresce l’attesa per l’esito dei negoziati Usa-Cina in vista della scadenza di domenica prossima sull’entrata in vigore di nuovi dazi.

A Tokyo intanto il Nikkei  ha chiuso oggi positivo +0,14% a 23.424 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro prende slancio in area 1,1140 contro il dollaro; il petrolio recupera terreno con il Brent a 64 dollari e il Wti a 58 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera in rialzo: Dow Jones +0,11% a 27.911 punti, S&P 500 +0,29% a 3.141 punti, Nasdaq +0,44% a quota 8.654.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Juventus (ieri -1,3%) nell’ultimo giorno di negoziazione dei diritti d’opzione nell’aumento di capitale da 300 milioni.

Via libera dal sindacato Usa con il 71% dei consensi al nuovo contratto di Fca, che copre i circa 47.000 lavoratori rappresentati dalla Uaw e include aumenti salariali, migliori prestazioni sanitarie e una migliore ripartizione degli utili. I dipendenti a tempo pieno riceveranno anche un bonus di 9.000 dollari prima della fine dell’anno. Gli esperti affermano che le nuove condizioni contrattuali dovrebbero colmare il divario con la concorrenza all’origine della causa intentata da General Motors nei confronti di Fiat Chrysler. Intanto l’ad Mike Manley subentrerà nel 2020 a Carlos Tavares alla guida dell’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea),

Fra le banche, la Bce ha fissato i requisiti Srep di Banca Mps per il 2020, invariati rispetto al 2019. Il Monte dei Paschi di Siena, che torna ad essere identificato da Banca d’Italia come istituzione a rilevanza sistemica nazionale, è chiamato a rispettare nel 2020 un requisito patrimoniale Srep complessivo (Total Srep Capital Requirement) dell’11% a livello consolidato, che include un requisito minimo di Pillar 1 dell’8% (di cui 4,50% in termini di Cet1) e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 del 3%, invariato rispetto al 2019, da detenere interamente in termini di capitale Cet1. Il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio è del 13,64%; e in termini di Cet1 ratio è pari al 10,14%. Al 30 settembre 2019, il gruppo presentava un Cet1 ratio transitional del 14,8% (12,6% fully loaded) e un Total Capital ratio transitional del 16,7% (14,6% fully loaded).

Ovs nei primi nove mesi dell’esercizio fiscale ha registrato vendite nette per 990,9 milioni (-1,9%). L’Ebitda rettificato si è attestato a 101,1 milioni(-2,9%) ma in accelerazione nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2018 (+15,6 milioni). Il risultato prima delle imposte rettificato è stato pari a 43,3 milioni (-15,5%) con un aumento di 13,2 milioni nel solo nel terzo trimestre su base annua. L’indebitamento finanziario netto rettificato si è portato a 395,2 milioni, in miglioramento di 45,2 milioni rispetto a ottobre 2018. La generazione di cassa del terzo trimestre è migliorata di 31 milioni.