Camusso: gli operai della Cgil? Votano 5 Stelle

Gli operai della Cgil? Votano movimento 5 Stelle. A dirlo è la stessa Susanna Camusso, segretario generale del sindacato tradizionalmente collocato a sinistra, in un’intervista a Repubblica.

La Camusso contribuisce così ad analizzare ulteriormente la forte affermazione del M5S nelle elezioni di domenica scorsa. “Che tra gli operai delle fabbriche del nord iscritti alla Cgil ci fosse chi votava Lega lo sapevamo da tempo, la novità è che c’è un’altra quota di nostri tesserati che non si astiene più e che vota per i Cinquestelle”. Parole dure pronunciate alla vigilia dell’avvio dell’iter congressuale che porterà al ricambio del vertice del sindacato.

Un congresso, spiega Camusso, che darà un contributo alla necessaria “ricostruzione di una sinistra”, ai suoi valori e alla sua identità. “Perché – prosegue la leader del sindacato – basta guardare la cartina dell’Italia con l’attribuzione dei seggi parlamentari per vedere che è finita l’epoca dell'”Italia rossa”, pensi all’Emilia Romagna, che era la riserva di voti per la sinistra. Cambiato tutto, quel modello non c’è più”.

“La Cgil – sottolinea Camusso – non è, e lo diciamo da tempo, una macchina elettorale. Resta il fatto che la sinistra, tutta, non ha capito la domanda di rappresentanza che viene dai ceti più popolari. La sinistra perde perché non si occupa più del disagio sociale, perché non è nelle periferie, perché non c’è più nelle regioni del Sud se non nella forma di potentati”.

E ancora, “chi ha votato MSS ha votato anche per il reddito di cittadinanza, per una nuova forma di assistenza. Ecco, in questa richiesta c’è un messaggio anche per il sindacato. C’è una parte crescente di popolazione che non trova protezione e il mondo del lavoro in generale si sente isolato senza più rappresentanza politica. E qui si è infilato il movimento di Grillo”.