Unicredit cede crediti deteriorati, per Ubs titolo al top su rendimento dividendi

Unicredit torna a mettere nel mirino i crediti deteriorati: la banca guidata da Andrea Orcel dovrebbe mandare in porto una nuova cessione di Npl e inadempienze probabili (Utp) entro gennaio.

Crediti deteriorati

In particolare, secondo indiscrezioni di stampa, Unicredit dovrebbe cedere un portafoglio misto di crediti deteriorati di valore compreso tra 900 milioni e 1 miliardo di euro. Lo stock, il cui importo lordo sarebbe sceso rispetto alle previsioni iniziali di 1,5 miliardi, comprenderebbe sia sofferenze che unlikely to pay. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, che tra i soggetti interessati cita Prelios, Dovalue e Intrum.

Nel perimetro, secondo il giornale, rientrerebbe parte di quei crediti leasing che la banca non era riuscita a cedere lo scorso anno.

L’operazione sarebbe coerente con la strategia del gruppo, che nel piano industriale Unicredit Unlocked ha previsto al 2024 un rapporto tra esposizioni deteriorate lorde e totale crediti lordi (npe ratio lordo) in miglioramento al 3,5% e un npe ratio netto stabile all’1,8%.

Dividend yield Unicredit

Intanto Unicredit grazie al rendimento atteso dei suoi dividendi è l’unico titolo italiano inserito nell’indice Ubs dedicato. Si tratta del Global Quality Dividend Payers Index.

In realtà i componenti dell’indice hanno un dividend yield atteso che varia dal
2,1% di Analog Devices (Usa, tech) al
7,7% di Dongyue Group Limited (Hong
Kong, materials). Per Unicredit il rendimento atteso, in base alle stime aggiornate a fine 2022, è del 6,1%.

Nell’elenco diverse big fra cui Nestlè con un dividend yield del 2,7%, Bp 4,6%, Deutsche Bank 3,3%, Cme Group 4,7%, State Street Corporation 3,4%, Morgan Stanley 3,6%, Blackstone 6,4%, China Railway group 6,1%, American Electric Power Company 3,7%.

In Borsa le azioni Unicredit guadagnano anche oggi terreno: alle ore 9,46 il titolo avanzadi un +0,79% a 14,544 euro, portando il bilancio di questi primi giorni del 2023 a oltre +9%.