Finanzareport.it | MilanoSesto, si fa avanti Unipol - Finanza Report

Ven 26 Aprile 2024 — 18:50

MilanoSesto, si fa avanti Unipol



Il maxi progetto urbano sulle aree ex Falck di Sesto San Giovanni apre a nuovi soci

Unipol coop

MilanoSesto, il maxi progetto urbano sulle aree ex Falck di Sesto San Giovanni, apre a nuovi soci. E si fa avanti Unipol, fra gli altri soggetti potenzialmente interessati.

Le ultime novità, frutto al momento di indiscrezioni di stampa, fanno seguito a un aspro braccio di ferro andato in scena nei mesi scorsi e all’accordo di massima raggiunto nelle scorse settimane: ossia la potenziale vendita di MilanoSesto da Hines e Prelios alla cordata formata da Coima e Redo, previa due diligence.

Le parti si sono prese altro tempo e puntano a chiudere entro fine giugno. E per MilanoSesto si profila l’ingresso di nuovi investitori, a partire da Unipol.

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MilanoSesto

Tanta attenzione si spiega con il fatto che attualmente si tratta del più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia e uno dei più grandi a livello europeo. Secondo quanto ricostruisce oggi il Sole 24 Ore, in questa fase si sta lavorando su più fronti: dall’architettura complessiva ai valori dell’operazione, fino al “porzionamento” dell’area di MilanoSesto. Tra le variabili politico-urbanistiche c’è ad esempio quella del futuro stadio del Milan (pare che la società prema) e delle varianti al piano regolatore visto che si andrà a modificare la tipologia di residenziale. Secondo indiscrezioni raccolte dal giornale, dovrebbero essere scorporati gli uffici del lotto Unione O, per una superficie di 50mila metri quadrati su un totale di 150mila mq, dove il colosso americano Hines con Prelios punta a realizzare entro il 2027 un complesso direzionale già affittato a Intesa Sanpaolo.

Dal punto di vista finanziario, è previsto che Redo, tramite il fondo ReCity, e Coima (tramite Coima Impact) entrino dunque in Unione Zero. Per questo motivo, prosegue la ricostruzione di stampa, i due soggetti stanno raccogliendo l’interesse potenziale di nuovi sottoscrittori, o di nuovi versamenti dagli attuali. E sempre in questo quadro ReCity, a quanto risulta al Sole 24 Ore, ha sottoposto il dossier a Unipol, che avrebbe già dato un orientamento favorevole a investire tra i 40/50 milioni in una logica di supporto.

Ad essere sondata sul tema sarebbe stata anche Generali, che però avrebbe declinato.

Ieri intanto il tema doveva essere al centro di un cda di Intesa Sanpaolo, che nell’operazione è il principale finanziatore, ma la discussione è slittata. Intesa, al pari delle altre banche finanziatrici (Unicredit, Banco Bpm e Banca Ifis) dovrebbe esaminare il dossier per analizzare la posizione finanziaria e allungare il debito (si parla di altri tre anni su una posizione da circa 900 milioni, di cui 300 già svalutati), scaduto formalmente a fine gennaio.

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