Intesa Sanpaolo, sul tavolo il “baratto” con Torino per una presidenza milanese

La corsa alla presidenza di Intesa Sanpaolo è ormai partita ma ancora non sembra emergere una decisione definitiva nelle trattative tra gli azionisti di riferimento, le fondazioni bancarie. Mentre la conferma di Gian Maria Gros-Pietro è tornata in bilico, spunta l’ipotesi che la carica di presidente della banca possa andare a una personalità “milanese” o comunque di nomina vicina agli ambienti finanziari del capoluogo lombardo dopo due torinesi (Andrea Beltratti e appunto Gros-Pietro).

Sulla questione l’ultima parola spetta ai primi due azionisti, la torinese Compagnia di San Paolo e la milanese Cariplo, ma intanto va registrato uno sviluppo che potrebbe fornire indicazioni sull’indentikit del prossimo presidente di Intesa Sanpaolo sempre che Gros-Pietro non venga confermato.

Ieri il numero uno uscente della Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha anticipato la nomima di Francesco Profumo alla presidenza dell’Acri, l’associazione delle fondazioni di origine bancaria, ma ha escluso una sorta di scambio su Intesa Sanpaolo. “È una presidenza che sta nelle cose, smettetela di parlare di baratto, era sul tavolo già 7-8 mesi fa. Profumo sarà presidente dell’Acri e la presidenza dell’Acri non c’entra niente con la presidenza di Intesa Sanpaolo”, ha affermato Guzzetti, riferendosi al possibile scambio tra Torino e Milano per arrivare a un presidente milanese del gruppo bancario.

“Io non ho nessun interesse a indicare alcun presidente. La presidenza di Intesa è una presidenza del futuro di questa banca”, ha aggiunto Guzzetti, mentre per l’Acri “è naturale che andandosene il presidente della Fondazione Cariplo arrivi la Compagnia San Paolo”.

Intanto a Piazza Affari il titolo Intesa Sanpaolo è ben intonato: alle 9,32 guadagna lo 0,10%.