Enel, rumors sul nuovo piano

Enel il prossimo 22 novembre (mercoledì) alzerà il velo sul nuovo piano strategico 2024-2026, il primo firmato dall’ad Flavio Cattaneo, insediatosi sei mesi fa al comando del colosso elettrico. Non mancano rumors di stampa e previsioni degli analisti.

Enel, rumors sul piano

L’attenzione del mercato al Capital Markets Day Enel 2023 sarà in primis sugli elementi di discontinuità rispetto alla gestione Starace, con un punto fermo però, come annunciato dallo stesso Cattaneo: la focalizzazione geografica sui sei Paesi core definiti nel Piano strategico 2023-2025 (Italia, Spagna, Usa, Brasile, Cile e Colombia).

E infatti, ha scritto Milano Finanza nel fine settimana, sotto la gestione Cattaneo sono andate avanti le dismissioni dalle quali si attende un taglio al debito di circa 6,5 miliardi, includendo quelle che dovrebbero giungere al closing entro fine anno. In questi giorni è stata ipotizzata anche la cessione degli asset rinnovabili in India: se ufficializzata, l’operazione potrebbe avere un controvalore di 300 milioni.

Da Cattaneo è arrivato invece un segnale di discontinuità, prosegue il giornale, dichiarando la strategicità di un asset come il rigassificatore di Porto Empedocle, che non sarà più ceduto se riconosciuto come tale nel decreto Energia in nome della sicurezza energetica nazionale.

Stando alle previsioni degli analisti Enel nel piano dovrebbe destinare almeno il 50% degli investimenti all’Italia. Anche gli Stati Uniti dovrebbero restare un mercato di riferimento, anche se il gruppo sta riorganizzando il business delle colonnine per la mobilità elettrica.

Piano Enel, previsioni analisti

Nei giorni scorsi un report di Morgan Stanley (che ha alzato il rating sul titolo a equal weight e il prezzo obiettivo da 5,30 a 7 euro) si è posto la domanda se il nuovo piano Enel sarà rassicurante, rivoluzionario, o a metà strada fra le due ipotesi. La banca d’affari in particolare assegna il 55% di probabilità allo scenario “rassicurante”, e stima come impatto un rialzo del titolo del +1%. Lo scenario fa riferimento a una “solida strategia e indicazioni che il mercato riterrà rassicuranti. Questo scenario include significativi miglioramenti dell’utile per azione grazie ai risparmi sui costi e al numero inferiore di dismissioni che portano a un dividendo più alto”.

E in effetti la politica sui dividendi rappresenta un focus imprescindibile, dopo che peraltro recentemente Enel ha annunciato l’acconto sul dividendo 2024 a valere sull’esercizio 2023. Una netta accelerazione alle cedole potrebbe scaturire dallo scenario “rivoluzionario” cui Morgan Stanley attribuisce una probabilità limitata al 10% e un effetto sulle azioni Enel pari a +4%. In questo caso il piano prevederebbe un impulso alla semplificazione aziendale e meno investimenti soprattutto nelle rinnovabili.

Lo scenario “Travel & Arrive”, che secondo il broker avrebbe un 35% di probabilità e un impatto negativo con un calo stimato del 3% per il titolo, in quanto “le aspettative del mercato sono già elevate”, mentre uno scenario con cambiamenti solo superficiali comporterebbe modifiche limitate al piano di dismissioni e quindi all’outlook sugli utili.

Da parte sua Barclays conferma oggi il rating overweight con un target price di 7,50 euro. “Enel rimane una delle nostre utility europee preferite – scrive il broker -. Ci avviciniamo al più grande catalizzatore per il titolo quest’anno: il Capital Markets Day . Vediamo spazio per un incremento della guidance sull’utile netto, per un miglioramento della precedente dividend policy e per l’ottimizzazione dell’allocazione del capitale. Rimaniamo molto positivi in ​​vista dell’evento”.