Carige, class action piccoli azionisti ai nastri di partenza

Banca Carige finisce al centro di una class action da parte dei piccoli azionisti. L’azione legale è stata promossa dai soci (“Voce degli azionisti”) che contestavano il piano di salvataggio e che ora chiedono risarcimenti.

Carige, class action piccoli azionisti

Carige riunirà l’assemblea il prossimo 31 gennaio e con tale atto metterà fine al commissariamento durato 13 mesi, pronta a rientrare in Borsa il mese successivo. Ma dovrà fare anche i conti con le rivendicazioni dei soci. Mentre non sono state ancora state svelate iniziative ufficiali della famiglia Malacalza, il gruppo coordinato dal piccolo azionista Franco Corti affila le armi, ritenendo “che la delibera del 20 settembre 2019 e il piano sotteso e a supporto dell’aumento di capitale deliberato, siano stati assunti in violazione dei diritti dei piccoli azionisti, vuoi per l’esclusione del diritto di opzione, vuoi per l’arbitraria valutazione patrimoniale della Banca, vuoi per altre ragioni”.

Dal momento che, Codice Civile alla mano, una volta eseguito anche parzialmente l’aumento di capitale, “l’invalidità della relativa delibera non può essere pronunciata dall’Autorità Giudiziaria, ma resta ferma il diritto al risarcimento del danno, si ritiene comunque esperibile un’azione risarcitoria da parte dei piccoli azionisti”, spiega in una nota inviata a Finanza Report il gruppo di piccoli azionisti Carige.

Carige, azione legale al via

Pertanto, viene spiegato, “Voce degli azionisti ha messo a disposizione un testo di lettera da inviare alla Banca e alle Autorità che a vario titolo hanno obblighi di sorveglianza e di controllo a tutela del risparmio e che si ritiene debba essere inviata al più presto ed entro il 15 gennaio 2020”.

Lettera e istruzioni possono essere scaricate dal sito www.vocedegliazionisti.it “che cercherà di rispondere, nel limite del possibile, agli eventuali dubbi che fossero sollevati dagli interessati”.

“L’invio di questa lettera – spiega Corti – è un passaggio obbligato per chi volesse aderire all’azione di rivalsa collettiva che stiamo cercando di promuovere, per mantenere il diritto di rivalsa su tutti i danni subiti, senza che siano esclusi quelli derivanti da una delibera assembleare che ci ha costretti a fare ben 5 esposti nella speranza di evitare la violazione di diritti che sono riconosciuti a chi investe nel mercato regolamentato”.