Carige: chiesta proroga della scadenza per le offerte. Blackrock tratta

Si profila una proroga della scadenza per le offerte vincolanti su Banca Carige. Le news che si susseguono sul salvataggio della banca ligure, frutto peraltro solo di indiscrezioni, confermano l’uscita di scena del fondo Varde, almeno per il momento, e l’interesse da parte del colosso Blackrock, mentre i commissari Bce starebbero appunto ragionando con Francoforte su una proroga della deadline per le offerte sulla “business combination”.

Un simile sviluppo spiegherebbe anche la prudenza con cui la Bce ha deciso nei giorni scorsi di prolungare il commissariamento di Carige per 6 mesi e non per 3 mesi come ci si aspettava.

In ogni caso la proroga di cui si parla allungherebbe i tempi del dossier solo di qualche settimana. Ma l’assemblea potrebbe slittare a sua volta per essere fissata a cavallo tra giugno e luglio.

L’ipotesi di un rinvio delle offerte su Carige era stata anticipata questa mattina dal quotidiano Il Messaggero, secondo cui lo slittamento sarebbe di due settimane. Si arriverebbe quindi alla fine di aprile. La data ufficiale sarebbe infatti venerdì prossimo 5 aprile, ma i commissari si erano già ripromessi di attendere fino a metà mese, concedendo flessibilità.

Il via libera alla proroga da parte della Bce dovrebbe arrivare dal prossimo Supervisory board.

I tempi più lunghi dovrebbero consentire a Blackrock di completare il complesso iter autorizzativo, ma anche di mettere a punto l’offerta.

Rappresentanti della società Usa (affiancata da Mediobanca e Grimaldi studio legale) avrebbero discusso ieri dell’operazione con Ubs, advisor di Banca Carige. Si parla di un’offerta da circa 650 milioni circa assieme a Sga che gestirebbe gli Npl. Da valutare anche il possibile co-investimento con la famiglia Malacalza e negoziati su eventuali esuberi con i sindacati.

Ma la proroga riflette anche il clima di incertezza che non ha ancora consentito di escludere il ricorso alla ricapitalizzazione precauzionale pubblica, come avvenuto due anni fa per Mps con l’intervento del Tesoro e il sacrificio di azionisti e obbligazionisti.

Sul tema è intervenuto oggi a margine di un evento il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che continua a non escludere un possibile intervento del governo quanto meno a livello di “garanzia politica”, come ha spiegato. “Una presenza del governo nelle ultime fasi della trattativa potrebbe in qualche modo rimettere in pista alcune banche, non escluse alcune italiane”, ha aggiunto. Quanto all’interessamento dei fondi, cioè in questo moemnto essenzialmente di Blackrock, “conoscendo come ragionano, i fondi vorrebbero un certo tipo di banca e quel certo tipo di banca, al netto degli esuberi, non potrà assolutamente passare sulla pelle dei lavoratori”, ha detto Sileoni.