Borsa italiana oggi: 16 febbraio 2023

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi nuovamente sopra la parità, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero rialzo (Ftse Mib +0,13% a 27.533 punti). La Borsa italiana è stata in parte sostenuta da acquisti su auto (Stellantis, Pirelli) e industriali; banche in ordine sparso (realizzi su Unicredit); mentre le vendite hanno fatto capolino in particolare su alcuni titoli come Italgas, Azimut.

Seduta positiva ieri anche a Wall Street dove il dato positivo delle vendite al dettaglio ha attenuato i timori di recessione.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui i prezzi alla produzione di gennaio negli Stati Uniti, le licenze edilizie, nonché le richieste settimanali di sussidio.

Intanto ieri sera ha preso la parola in un discorso al parlamento europeo la presidente della Bce, Christine Lagarde, secondo cui “le pressioni inflazionistiche nella zona euro rimangono elevate e la Banca centrale europea continuerà ad aumentare i tassi di interesse per frenare le dinamiche dei prezzi sottostanti”. Nel complesso, “le pressioni sui prezzi rimangono forti e l’inflazione core è ancora alta”, ha detto Lagarde a Strasburgo, confermando in ogni caso che la Bce “intende alzare i tassi di altri 50 punti base al nostro prossimo meeting di marzo” e “poi valuteremo il successivo percorso di politica monetaria”.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,71% a 27.696 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0700; il petrolio è in recupero con il Brent a 85 dollari e il Wti a 79 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,11% a 34.128 punti, S&P 500 +0,28% a 4.147 punti, Nasdaq +0,92% a 12.070 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Tenaris dopo i conti del quarto trimestre 2022 chiuso con un utile netto di 803 milioni di dollari (+139%), utile attribuibile agli azionisti a 807 milioni, su ricavi per 3,62 miliardi di dollari, sopra attese. Proposto un dividendo pari a 602 milioni complessivi di cui 201 milioni anticipati a novembre; verrà ora pagata una cedola di 0,34 dollari ovvero circa 401 milioni. Positivo l’outlook del gruppo, secondo cui “permangono le condizioni per un ulteriore incremento degli investimenti nell’energia, con bassi livelli di capacità inutilizzata, l’attuazione di ulteriori sanzioni sulle esportazioni russe e una rinnovata attenzione alla sicurezza energetica in tutto il mondo”. L’attività di perforazione è aumentata durante il 2022 e, sebbene si sia stabilizzata in Nord America all’inizio del 2023, continua ad aumentare in Medio Oriente e nelle regioni offshore. “La domanda globale di OCTG nel 2023 dovrebbe raggiungere il livello più alto dal 2014”, aggiunge Tenaris.

Sempre fra le trimestrali, Edison archivia il 2022 con un utile netto in calo a 151 mln euro (-63%) per effetto decreti extraprofitti, mentre i ricavi balzano a 30,4 miliardi da 11,7 miliardi del 2021; Ebitda +12,4% a 1,1 miliardi.

Webuild apprende con soddisfazione l’approvazione da parte dell’assemblea dei creditori di Clough della proposta di acquisizione degli asset di Clough da parte del Gruppo, come previsto dal “Deed of Company Arrangement”. L’approvazione dei creditori e l’ottenimento di alcuni consensi di terze parti coinvolte nell’operazione segnano il completamento della stessa. A seguito dell’acquisizione, viene spiegato, Webuild vanta un portafoglio ordini totale di oltre 12 miliardi di euro e circa 3.000 dipendenti in Australia, diventando uno dei player più rilevanti e accreditati del Paese.