Borse: seduta di consolidamento, a Milano riparte Stellantis

Borse oggi altalenanti in una seduta di consolidamento dopo i recenti rialzi. L’agenda macro resta sotto la lente del mercato, a caccia di indizi sulle possibili future mosse delle banche centrali, dopo la frenata dell’inflazione Usa meno marcata del previsto, mentre questo pomeriggio le vendite al dettaglio americane di gennaio sono uscite sopra attese. In programma oggi anche un discorso della presidente Bce Lagarde, attesa per un intervento al parlamento europeo. Sulla Borsa di Milano il Ftse Mib segna in chiusura +0,13% a 27.533 punti, un po’ più indietro rispetto al resto d’Europa, mentre Wall Street procede debole.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund a 10 anni segna 186 da 179 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del titolo italiano si amplia a 4,33%.

Sul forex, l’euro si ritira sotto 1,07 contro il dollaro; il petrolio cede terreno con il Brent a 84 dollari al barile e il Wti a 77 dollari.

Borsa Milano oggi 15 febbraio

Sul Ftse Mib le ricoperture premiano alcuni industriali fra cui Prysmian, in rialzo di oltre 1 punto percentuale, così come Stellantis (+1,9%) che prova a rimettersi in carreggiata dopo qualche incertezza nelle ultime settimane, mentre gli analisti di Goldman Sachs confermano la raccomandazione buy con un target price di 19 euro; stessa performance per Pirelli, mentre vengono ridimensionati i rumors riportati da Bloomberg sulla possibile uscita dei soci di riferimento cinesi, con Ferrari a +1,3% in ina giornata positiva per l’auto.

Bene inoltre Moncler +0,8% dopo i conti di Kering (+3% circa a Parigi).

Sul fondo Azimut -2,4% che tende ad allinearsi al prezzo di vendita via collocamento accelerato di una quota dello 0,9% da parte di Timone Fiduciaria.

Stesso discorso, ma in senso opposto, per Anima che mette a segno un rialzo di circa il 3% dopo l’acquisto del 7,2% da parte del fondo Fsi.

Italgas cede oltre il 2% dopo che Snam (-0,1%) ha smentito la vendita della sua quota tramite un bond convertibile.

Telecom (Tim) sulle montagne russe dopo i conti e l’aggiornamento al piano industriale apprezzati dagli analisti, ma nel finale prevalgono gli acquisti con un progresso di oltre mezzo punto percentuale.

Banche in ordine sparso, con Unicredit (-1,5%) nel mirino di prese di profitto.