Unicredit, al via era Orcel: “Fare la differenza”
Stefano Neri
15-04-2021 — 20:33
Via libera dell’assemblea a lista del board e politica di remunerazione, già insediato il cda. Ora si guarda a piano e fusioni/acquisizioni
Con il via libera dell’assemblea a lista del board e politica di remunerazione si è aperta oggi per Unicredit una nuova era nel nome del ceo Andrea Orcel.
Unicredit, Orcel alla guida del cda
Subito l’assemblea il cda si è riunito per nominare Orcel amministratore delegato “con tutti i poteri e le deleghe
necessarie a tal fine”. Il presidente come è noto sarà Pier Carlo Padoan, mentre alla vice presidenza è stato nominato Lamberto Andreotti. Inoltre sono stati ridefiniti i comitati interni.
In assemblea la lista del board ha ottenuto il il 76,31% dei voti, con percentuali schiaccianti per le altre deliberazioni fra cui bilancio 2020 e proposta di dividendo.
Il focus era però sulla politica 2021 di remunerazione, dopo le critiche sollevate dai proxy advisor Iss e Glass Lewis allo stipendio di Orcel, che non hanno impedito però un voto favorevole per il 54,10% del capitale sociale presente e avente diritto al voto (voti contrari 42,66%).
Unicredit, Orcel vede opportunità di fare la differenza
In concomitanza con il cda, il nuovo ceo di Unicredit Andrea Orcel ha rilasciato la sua prima dichiarazione: “Sono entusiasta di essere stato nominato Amministratore Delegato di UniCredit e grato per la fiducia dei nostri azionisti e del Consiglio. Questa banca ha un ruolo di riferimento nel panorama creditizio ed è un’istituzione veramente paneuropea, le cui origini sono saldamente radicate in Italia, il Paese dove sono nato”.
“Vedo in UniCredit l’opportunità di fare la differenza – ha detto Orcel -. Un’opportunità per fare le cose in modo diverso e creare un modello di come può essere l’attività bancaria, fatta nel modo giusto, per le giuste ragioni. Questa è un’opportunità che non intendo perdere, ma su cui intendo concentrarmi per il bene di tutti i nostri stakeholder. Voglio ringraziare Jean Pierre Mustier per la sua gestione degli ultimi 5 anni e Pier Carlo Padoan per il suo costante sostegno nel processo che ha portato ad oggi. Non vedo l’ora di collaborare con lui, con il Consiglio e con tutte le persone di incredibile talento all’interno di UniCredit nella prossima fase di quello che sarà un viaggio emozionante e stimolante”.
Unicredit, ora attesa per piano e M&A
Occhi puntati ora sul nuovo piano firmato Orcel e sulle strategie che l’ex banchiere d’affari metterà in campo per riportare Unicredit al centro del consolidamento bancario.
Una delle ipotesi più suggestive e sensata secondo gli analisti porta a una possibile fusione con Mediobanca.
Sempre gettonata anche l’ipotesi Banco Bpm, mentre sarebbe meno probabile un’acquisizione di Mps. Il Mef, socio di Siena al 64%, è andato in pressing negli ultimi mesi sul management di Unicredit. E secondo indiscrezioni di stampa recentemente ci sarebbe stato un incontro tra il Dg del Tesoro Alessandro Rivera e lo stesso Orcel.
Sempre nelle ultime ore, Morgan Stanley esplorando le possibili combinazioni ha spiegato di vederee un “razionale industriale” in una fusione tra Unicredit e Generali, anche se “complessa” e con “rischi di esecuzione alti”.