Borsa italiana oggi: Mediobanca, Cattolica

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, alla ripartenza dopo una seduta venerdì scorso di consolidamento, che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta negativa (Ftse Mib -0,84% a 18.197 punti). La Borsa italiana ha archiviato però la settimana con un deciso recupero (+5,09%) portando il bilancio del mese di maggio a circa +3%; dallo scorso 20 febbraio il Ftse Mib ha lasciato sul terreno oltre il 27%.

I dati macro hanno mostrato una ripresa dell’attività economica in Cina, con il Pmi manifatturiero Caixin di maggio in territorio di espansione. Chiusa oggi la piazza di Francoforte.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,84% a 22.062 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro si rafforza sopra quota 1,11 contro il dollaro; il petrolio consolida con il Brent a 37 dollari e il Wti a 35 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso venerdì sera contrastata: Dow Jones -0,07% a 25.383 punti, S&P 500 +0,48% a 3.044 punti, Nasdaq +1,29% a 9.489 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Mediobanca dopo che il socio Leonardo Del Vecchio ha chiesto alla Bce tramite Bankitalia di salire a ridosso del 20% di Piazzetta Cuccia, dall’attuale 9,9%, proseguendo l’offensiva lanciata nei mesi scorsi. Lo ha confermato questa mattina la Delfin di Del Vecchio, precisando che la risposta è prevista entro 60 giorni lavorativi. La notizia era stata anticipata nel weekend da indiscrezioni di stampa, no comment dall’istituto guidato da Alberto Nagel.

Occhi puntati inoltre su Cattolica Assicurazioni, dopo il diktat dell’Ivass che ha chiesto alla compagnia di accelerare sull’aumento di capitale da 500 milioni per cui il cda ha chiesto la delega ai soci che si riuniranno in assemblea il prossimo 27 giugno e il cui utilizzo era previsto entro il 2025. L’Ivass chiede invece di procedere entro il 30 settembre citando il “deterioramento delle condizioni di solvibilità” e di elaborare un piano entro il 25 luglio. Il cda di Cattolica, riunitosi domenica sera, “ha preso doverosamente atto delle indicazioni. Pertanto, ha dato mandato al management di preparare un piano nei tempi richiesti, al fine di rafforzare la solvibilità del Gruppo”, informa la compagnia. Intanto l’ex ceo Alberto Minali si è dimesso anche dal cda chiedendo danni per 9,6 milioni di euro.

Fra le altre notizie, da segnalare che Webuild (Salini Impregilo) consolida il proprio posizionamento tra le aziende leader nella sostenibilità ricevendo il rating “A” da MSCI ESG Research.