Banca Popolare di Bari chiude anche il 2022 in perdita
Redazione FR
14-03-2023 — 09:48
Il rosso però si riduce da 170 milioni a 45,34 milioni. L’istituto ottiene un finanziamento dal Mcc per puntellare il capitale
La Banca Popolare di Bari ha chiuso il 2022 con una perdita di 45,34 milioni di euro, seppure in miglioramento rispetto al rosso di 170 milioni del 2021.
Sul risultato della Bpb hanno inciso le rettifiche di valore (seppure in riduzione), gli accantonamenti e “la valutazione delle quote Oicr. di proprietà e relative a operazioni precedenti al periodo di Amministrazione Straordinaria”, spiega l’istituto controllato da Mediocredito Centrale (Mcc), che fa capo a Invitalia, al 100% del Tesoro.
Considerando le rettifiche di valore nette per rischio di credito, pari a 45,49 milioni di euro, il risultato netto della gestione finanziaria presenta, al 31 dicembre 2022, segna 203,98 milioni, in crescita del 64,7%.
Sul fronte dei ricavi, il margine di intermediazione cresce del 19,5% con margine di interesse a 147,13 milioni e commissioni nette a 105,6 milioni (+21,2%).
Gli impieghi alla clientela, secondo
quanto ha reso noto la Banca Popolare di Bari, guidata da Cristiano Carrus, sono pari a 5,30 miliardi (+4,4%); la raccolta diretta si attesta stabilmente a 6,39 miliardi (6,36 miliardi al 31 dicembre 2021, +0,6%); stabile anche la raccolta indiretta, pari a 3,67 miliardi di euro al 31 dicembre 2022 (3,70 miliardi di euro a fine 2021).
I costi operativi registrano una flessione del 18,4% passando dai 319,60 milioni dell’esercizio precedente ai 260,85 milioni al 31 dicembre 2022, essenzialmente riconducibile a una contrazione delle spese per il personale (127,01 milioni vs 195,75 milioni, -35,1%), anche per la presenza nel 2021 dell’accantonamento straordinario al “Fondo esodi incentivati”, e delle altre spese amministrative (87,14 milioni
vs 95,11 milioni, -8,4%), in parte compensata da un significativo incremento degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (42,09 milioni vs 25,28 milioni di euro, +66,5%).
La qualità del credito vede un rapporto tra crediti deteriorati e crediti totali (Npl ratio lordo) stabile a 9,95%. In diminuzione invece l’indicatore al netto delle rettifiche di valore (Npl ratio netto), che segna 5,22% da 5,52% al 31 dicembre 2021. Il grado di copertura complessivo dei crediti deteriorati passa dal 47,31% al 50,51%.
Per quanto riguarda il capitale, la Popolare Bari fa registrare a fine 2022 un Cet1 a 11,46% che si confronta con 16,22% un anno prima; Total Capital Ratio a 11,71% da 16,57%. Il cda ha dato luce verde a un finanziamento subordinato concesso dalla Capogruppo Mediocredito Centrale, per un ammontare pari a 60 milioni, al tasso del 10,75%, durata pari a 10 anni con opzione di rimborso dopo 5 anni. Un prestito finalizzato a rafforzare da gennaio 2023 il buffer rispetto al requisito minimo regolamentare previsto per il Total Capital Ratio. L’assemblea della Banca Popolare di Bari è stata fissata in data 20 aprile 2023.