Finanzareport.it | Quando la Bce taglierà i tassi? - Finanza Report

Mar 14 Maggio 2024 — 07:11

Quando la Bce taglierà i tassi?



Il brusco rallentamento dei prezzi al consumo di ottobre, ma anche la debolezza del Pil del terzo trimestre lasciano ben sperare per una vera svolta accomodante da parte di Francoforte, ma gli esperti invitano alla cautela

Lagarde quando la bce taglierà tassi

La netta frenata dell’inflazione nell’Eurozona e la crescita debole (negativa la media dei Paesi della moneta unica) inducono a chiedersi quando la Bce taglierà i tassi.

Pil Italia, Eurozona e inflazione

Il brusco rallentamento dei prezzi al consumo di ottobre, ma anche la debolezza del Pil del terzo trimestre lasciano ben sperare per una vera svolta accomodante da parte della Bce, che finora non ha discusso di tagli dei tassi.

In particolare, il dato flash sull’inflazione di ottobre nell’area euro è uscito stamattina a +2,9% da 4,3% e contro attese del consensus per un +3,1%. L’inflazione core si attesta a +4,2%, in linea con le previsioni, dopo +4,5% di settembre. In Italia l’inflazione rallenta addirittura a +1,8% cioè sotto il target Bce del 2%.

Il Pil della zona euro nel terzo trimestre ha fatto registrare un -0.1% contro aspettative per una crescita piatta. La stima Istat è invece zero per l’Italia, su trimestre, dato che si confronta con attese del consensus per + 0,1% dopo il – 0,4% del trimestre precedente.

Nei giorni scorsi la banca centrale guidata da Christine Lagarde ha confermato i tassi al livello record del 4,5% e ha avvertito che il costo del denaro dovrebbe restare su questi livelli per un periodo sostanzialmente indeterminato.

Quando la Bce taglierà i tassi?

I dati odierni sembrano cambiare le carte in tavola. Ma per gli analisti potrebbe essere presto per domandarsi quando la Bce taglierà il costo del denaro, anche se oggi la Borsa e i titoli di Stato festeggiano.

Secondo gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, dai dati dell’Eurozona di ottobre è emerso un miglioramento dello scenario d’inflazione in un contesto però non privo di insidie, affermano. L’inflazione Eurozona, commentano, è scesa al 2,9% da 4,3% di settembre, un minimo da oltre due anni, mentre in Italia l’inflazione è tornata sotto la soglia Bce, all’1,8% dal 5,3% di settembre, per via principalmente di effetti base favorevoli sulla componente energia. Anche il dato francese ha mostrato un calo della crescita tendenziale dei prezzi, cui fa eco la flessione dell’inflazione tedesca registrata ieri. “Riteniamo che il trend di discesa dell’inflazione proseguirà nei prossimi mesi ma sara’ in ogni caso lento e irregolare”.

Secondo Tom Lemaigre, portfolio manager di Janus Henderson. sembra che l’obiettivo della Banca centrale europea di generare un calo dell’inflazione dopo i 10 rialzi successivi dei tassi stia iniziando a essere raggiunto, ma a costo di danneggiare le famiglie e le imprese che vedono aumentare i costi dei prestiti. “Di conseguenza, l’economia sta rallentando, ma crediamo che sia tuttora prematuro parlare di tagli dei tassi”.

“Abbiamo sempre sostenuto che si sarebbe assistito a una disinflazione ciclica dovuta alla stagnazione dei prezzi dei fattori produttivi, come petrolio e gas e altre materie prime per la produzione di beni, ma che sul versante dei servizi l’inflazione sarebbe rimasta piu’ stabile al rialzo”, spiega Lemaigre, segnalando che nulla del dato sull’indice dei prezzi al consumo di ottobre mette in discussione questa tesi.

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