Ynap (Yoox) passa da Richemont a MyTheresa: ecco i dettagli
Redazione FR
07-10-2024 — 09:43
La società italiana era stata acquistata nel 2018 per circa 5,3 miliardi e delistata da Piazza Affari

Yoox Net-A-Porter (Ynap), una vecchia conoscenza di Piazza Affari, è stata venduta da Richemont alla piattaforma tedesca Mytheresa.
Secondo l’accordo, il gruppo svizzero avrà una partecipazione del 33% di Mytheresa in cambio della cessione del 100% di Ynap, il gruppo di ecommerce della mida di lusso con sede a Zola Predosa (Bologna).
Ynap viene ceduta a Mytheresa con una posizione di cassa di 555 milioni di euro e nessun debito. L’operazione prevede anche una linea di credito revolving di 100 milioni di euro per Ynap.
La chiusura dell’operazione è prevista per la prima metà del 2025.
Richemont avrà il diritto di nominare un membro del consiglio di sorveglianza di Mytheresa e ha un lock-up sulle azioni della società tedesca di un anno.
Ynap possiede i siti off-price Yoox e The Outnet e i siti di lusso Net-a-porter e Mr Porter, che sono in concorrenza diretta con la stessa Mytheresa.
La stessa Ynap fu acquistata con una scalata nel 2018 da Richemont, che era già azionista, per circa 5,3 miliardi di euro, e delistata dalla Borsa di Milano a valle dell’opa.
A dare la notizia del passaggio di consegne fu il fondatore di Yoox, Federico Marchetti, che all’epoca deteneva il 4% della società. Ora la proprietà passerà ai tedeschi di Mytheresa.
Le voci di un accordo tra Richemont e Mytheresa per la cessione di Ynap circolavano da qualche giorno negli ambienti finanziari. Ma gli investitori erano estremamente cauti, dopo i recenti insuccessi legati alla vendita della piattaforma di vendite online da parte del gruppo svizzero del lusso.
Negli anni passato Richemont era andata vicina a cedere Ynap a Farfetch. L’operazione si era però incagliata a fine 2023, tanto più che la stessa Farfetch è successivamente passata sotto la coreana Coupang, che ha effettuato un’operazione di salvataggio. Per Ynap si erano poi fatti avanti i fondi Bain Capital e Permira, che però, almeno da indiscrezioni, hanno fatto marcia indietro.