Unicredit, giravolte di Orcel su Commerzbank. Il governo: sede rimanga in Italia

Il ceo di Unicredit Andrea Orcel frena su una potenziale opa su Commerzbank, ma conferma l’interesse per ulteriori acquisti di azioni della banca tedesca che comporterebbero una richiesta di autorizzazione alla Bce. Intanto fonti del governo Meloni hanno fatto sapere di vedere con favore le mosse di Orcel in terra tedesca, a patto che Unicredit mantenga la sede in italia.

Il tema di una potenziale fusione Unicredit Commerzbank è stato affrontato da Orcel in un’intervista rilasciata al Messaggero.

Il manager ha spiegato in un’intervista al Messaggero che Unicredit in Commerzbank è un investitore finanziario e non pensa a un’opa, che sarebbe un atto aggressivo. “Il governo tedesco ha venduto a Unicredit la quota del 4,5% di Commerzbank ritenendoci un investitore affidabile e adeguato”, ha detto Orcel, dopo le operazioni che hanno portato Unicredit al 9% (l’altro 4,5% è stato acquistato sul mercato).

“Siamo sempre al 9% e per il momento ci rimarremo”, ha spiegato Orcel, aggiungendo che quando il governo tedesco vorrà mettere in vendita la quota residua del 12%, “se saremo graditi e ci saranno condizioni anche di prezzo, con l’autorizzazione potremmo muoverci”.

Il ceo di Unicredit ha rivelato che la sua banca stava parlando con il governo tedesco da un po’ di tempo, anche se la mossa di Orcel sembra avere sorpreso diversi funzionari di Berlino, oltre a destare perplessità fra i sindacati.

“Quest’estate ho fatto la spola tra la località balneare dove la mia famiglia era in vacanza e la Germania”, ha detto.

Orcel ha ribadito che Unicredit non ha fretta di aumentare la sua partecipazione in Commerzbank, anche se intende chiedere l’approvazione della vigilanza per acquistare fino al 29,9% della rivale tedesca.

In commenti separati al quotidiano tedesco Faz, il manager ha invece ribadito che Unicredit potrebbe anche vendere la sua partecipazione in Commerzbank.

Intanto fonti del governo italiano hanno fatto sapere che l’esecutivo apprezza gli sforzi di Unicredit per costruire un grande gruppo bancario europeo attraverso una fusione con la tedesca Commerzbank, a condizione che la banca milanese mantenga le sue funzioni centrali in Italia.

In Borsa a Milano poco dopo l’apertura Unicredit segna +0,7%, In linea con l’intonazione positiva generale nel day after della Fed; a Francoforte Commerzbank lascia sul terreno oltre un punto percentuale.