Finanzareport.it | Tim, Vivendi pronta all'uscita? Poste, Iliad e Cvc in prima fila - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 09:36

Tim, Vivendi pronta all’uscita? Poste, Iliad e Cvc in prima fila



Farò degli analisti dopo la cessione del 5% da parte del primo socio

telecom assemblea tim

Azioni Telecom (Tim) in rialzo di circa 1 punto percentuale a Piazza Affari dopo la mossa con cui Vivendi, ormai “storico” primo azionista, ha ceduto titoli, tramite operazioni sul mercato avvenute la scorsa settimana, portando così la sua quota dal 23,75% al 18,4%.

Tim, Vivendi riduce quota

La manovra di Vivendi su Tim non giunge del tutto inaspettata, ma riaccende la speculazione su un riassetto del gruppo di tlc. In particolare, le sorti di Tim vengono nuovamente accostate a Poste, o al fondo Cvc, mentre negli ultimi tempi è tornata in auge l’ipotesi di fusione con Iliad.

Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo (buy su Telecom Italia con target price a 0,41 euro) un’uscita di Vivendi sarebbe positiva per la governance e la flessibilità strategica di Tim.

Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 0,36 euro su Tim. “L’operazione rende evidente la volontà di Vivendi di monetizzare la partecipazione anche a valori allineati a quelli di mercato (il titolo in questi giorni è stato in area 0,30 euro). Non escludiamo, come ipotizzato anche in diversi articoli di stampa, che il grosso della partecipazione residua di Vivendi possa essere comprato da Poste Italiane, che potrebbe acquisire fino al 15% circa del capitale ordinario, salendo al limite della soglia d’opa del 25% (circa 700 mln di esborso ai valori correnti)”.

Tim, Vivendi pronta a vendita intera quota?

L’uscita di Vivendi dal capitale di Tim”, proseguono gli esperti di Equita, “sarebbe a nostro avviso molto positiva per Tim in quanto eliminerebbe un elemento di incertezza sui prossimi passi della storia di turnaround del gruppo, visti la posizione molto critica di Vivendi sull’esecuzione del piano industriale presentato al mercato da Labriola e il veto che era stato posto in passato da Vivendi sull’operazione di ottimizzazione della struttura del capitale. Il rafforzamento di Poste in Tim a nostro avviso fornirebbe poi al gruppo una governance più solida. Pensiamo che questo possa facilitare quindi l’implementazione della politica di ricostituzione delle riserve e di remunerazione degli azionisti/ottimizzazione della struttura di capitale che è stata presentata al mercato, fornendo inoltre spazio per sinergie industriali, senza escludere lo scenario di consolidamento con Iliad Italia”.

La stampa, aggiunge Equita, segnala poi che Tim sta lavorando per rinegoziare la linea di credito RCF, “riducendone l’ammontare a 3 miliardi dai 4 miliardi attuali. Si tratta di un altro passo per ridurre il gross debt adeguandolo alle nuove esigenze del gruppo e ridurre il costo del debito per migliorare il free cash flow, azioni che pensiamo comunque già riflesse nelle indicazioni di piano di riduzione degli oneri finanziari e nelle nostre stime. Nel complesso, nonostante il potenziale overhang residuo di Vivendi (circa il 3% del capitale che non potrebbe essere acquisito da Poste) ci aspettiamo una reazione positiva sul titolo e in particolare per la risparmio che mantiene un privilegio sul dividendo (2,75 centesimi minimo) e in diritto al dividendo non pagato nel 2023-2024 (5,5 centesimi) che non è adeguatamente riflesso nel premio attuale rispetto all’ordinaria”.

borsa italiana oggi 23-04-2025 — 08:58

Borsa italiana oggi: 23 aprile 2025

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