Tim, rispunta ipotesi aumento di capitale
Ste. Ne.
24-04-2023 — 10:39
Il titolo fatica a riprendersi dopo i rilanci deludenti sulla rete e l’incertezza sui progetti futuri. Il ceo di Vivendi De Puyfontaine assicura che “saremo player attivi nel prossimo capitolo che sta per essere scritto”

Azioni Telecom Italia (Tim) in cerca di riscatto dopo la caduta della scorsa settimana che ha visto il titolo rimediare un calo nelle ultime tre sedute di circa il 14% (per l’esattezza un -13,6%). A rendere complicato il rimbalzo sono però le incertezze relative ai futuri progetti dell’azienda, mentre è tornata d’attualità l’ipotesi di un aumento di capitale.
A innescare le vendite erano stati i rilanci sulla rete Tim considerati deludenti anche dal mercato, oltre che dal primo azionista Vivendi, il quale aveva aspettative ben più elevate.
In assemblea, che ha bocciato diversi punti all’ordine del giorno fra cui la politica di remunerazione, è poi andato in scena braccio di ferro tra Vivendi e il cda guidato da Pietro Labriola, con il socio francese che vedrebbe di buon occhio un avvicendamento al vertice della compagnia.
Tim inoltre è zavorrata dall’ipotesi di un aumento di capitale già avanzata dagli analisti e smentita dall’azienda nelle risposte ai soci in assemblea.
Tuttavia secondo fonti di stampa il management potrebbe mettere i soci davanti a una scelta: puntare su una delle due offerte o procedere con l’aumento di capitale.

Giorgia Meloni
Il cda Tim si riunirà il prossimo 4 maggio per esaminare le proposte arrivate da Cdp-Macquarie e Kkr e non si escludono richieste di ulteriori rilanci. Le offerte fin qui arrivate tuttavia sarebbero ancora ben lontane dalla valutazione fatta da Vivendi, che ha denunciato la perdita di tempo.
Una strada gradita al socio francese sarebbe invece quella del take private, mettendo a punto un’opa, in accordo con i potenziali partner e gli azionisti, che facilitetebbe il successivo riassetto della società telefonica.
Intanto Vivendi ha reso noto di aver chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 3,3% a 2,29 miliardi, ma il titolo a metà mattina lascia sul terreno a Parigi oltre un punto percentuale.
Parlando all’assemblea, il ceo Arnaud De Puyfontaine ha assicurato che “saremo player attivi nel prossimo capitolo che sta per essere scritto” in Tim. Dall’ingresso della media company francese in Italia “l’avventura non è stata un successo dal punto di vista del business perché ci sono stati problemi con il gruppo Mediaset, (ora Mfe, ndr) poi risolti tanto che ora abbiamo buone relazioni con loro”. Ma ci sono stati problemi anche con il principale concorrente di Tim, “Open Fiber che non ha reso le cose facili. Quest’anno abbiamo deciso di deconsolidare Tim e di assumerne l’impatto economico”, ha spiegato il ceo di Vivendi convinto che nel tempo “la valutazione della quota in Tim avrà un valore maggiore rispetto ad oggi”. Con la recente uscita dei rappresentanti francesi dal cda di Tim Vivendi punta a svolgere “il ruolo di azionisti in maniera libera e indipendente”.
“L’Italia fa parte della nostra strada, siamo qui ma c’è una situazione inusuale che vogliamo risolvere e stiamo lavorando molto per raggiungere questo obiettivo, con grande convinzione”, ha proseguito. Sulla rete di Tlc in Italia, intanto, “c’è un dialogo che sta andando avanti con le istituzioni e altri stakeholder per assicurare che il valore reale del gruppo e della sua rete sia riconosciuto. Speriamo che questo dialogo possa aprire un nuovo capitolo”.
Sulla Borsa di Milano alle ore 10,36 le azioni Telecom segnano +0,19% a 0,2699 euro dopo il -13,6% delle ultime tre sedute e il -12% rimediato complessivamente la scorsa settimana.