Telecom (Tim) nel mirino dei fondi
Redazione FR
17-12-2024 — 10:00
Il private equity Cvc si era già fatto avanti nel 2022 per la parte Enterprise. Altri soggetti sarebbero in corsa
Telecom Italia (Tim) al centro dell’attenzione degli investitori dopo gli ultimi rumors su un interesse dei fondi per la quota di Vivendi. Si aprono nuovi scenari di M&A. Il titolo si conferma nettamente positivo stamattina in Borsa (+4%) dopo un guizzo del +5,7% ieri nel finale di seduta.
Tim, fondi in azione
Cvc Capital Partners, secondo quanto ha anticipato Bloomberg, avrebbe avuto i primi colloqui per rilevare la quota di Vivendi, primo socio Tim con il 24%. Altre ricostruzioni citano anche i fondi Bain e Apax.
L’azionista francese nei mesi scorsi ha impugnato la decisione del cda di scorporare la rete, operazione nel frattempo andata in porto. Le offerte dei fondi metterebbero Vivendi in condizione di valirizzare la propria quota, più volte svalutata negli ultimi anni. Attualmente secondo Bloomberg sarebbe valutata 1 miliardo a bilancio.
Tim, fondi e golden power
L’ipotesi Cvc peraltro è avvalorata dal fatto che già due anni fa il private equity mise sul piatto un’offerta per il 49% dell’area Enterprise di Tim.
Non viene escluso che il fondo punti a un’opa su Tim per poi smembrare l’azienda. Tutto ciò considerando che lo Stato è presente nel capitale tramite la Cdp e che Tim ricade nel perimetro d’azione del golden power.
Azioni Telecom risparmio
Cvc “potrebbe essere interessata sia alla quota di Vivendi sia all’intera azienda, con l’opzione di valorizzare poi i singoli asset (Brasile, Consumer, Enterprise)”, commentano a Equita Sim. “Vivendi dal proprio canto ha formalizzato la natura finanziaria dell’investimento in Tim, per cui potrebbe essere interessata alla cessione della quota. L’indiscrezione è quindi a nostro avviso plausibile”.
Lo scenario che appare più probabile secondo Equita è che Cvc possa essere interessata ad acquisire la quota di Vivendi, senza un completo take over. “L’operazione potrebbe avere a nostro avviso il supporto del governo, che deve dare l’approvazione ai fini Golden Power. In questo scenario, pensiamo che rimanga valida l’idea che Tim possa procedere poi con una conversione delle risparmio per rimuovere un ostacolo alle operazioni straordinarie e semplificare la struttura del capitale”. Un’operazione di take over su tutta l’azienda non è tuttavia da escludere, “in quanto è oggi meno impegnativa finanziariamente che in passato, dopo la cessione della rete (Ev 20 mld). In uno scenario di take over pensiamo che l’offerta possa riguardare sia le ordinarie sia le risparmio, ma non sarebbe affatto scontata l’offerta di un premio alle risparmio, nonostante il mancato pagamento del dividendo alle risparmio in questi ultimi 3 anni. Nel complesso quindi le voci speculative emerse ieri sostengono il titolo Tim, ma meno il premio delle risparmio rispetto alle ordinarie”.