Stellantis, il no dei soci allo stipendio di Carlos Tavares

Disco rosso dell’assemblea Stellantis allo stipendio del ceo Carlos Tavares: un salario complessivo di 19,15 milionì nel 2021.

Un tema che, all’indomani dell’assise, fa discutere soprattutto in Francia, essendo divenuto uno dei numerosi argomenti della campagna elettorale. il ministro delle Finanze Bruno Le Maire ha definito lo stipendio di Carlos Tavares “eccessivo”. Poi ha aggiunto: “Le retribuzioni devono essere stabilite a livello europeo altrimenti la Francia perderebbe i principali ceo”.

Non si può dire che Stellantis sia stata avara di dividendi nel 2021, anno della fusione, mentre a valere sul bilancio chiuso il 31 dicembre il cda ha proposto un dividendo di 1,04 euro che sarà messo in pagamento il prossimo 29 aprile, avendo ricevuto il via libera dell’assemblea.

L’assemblea degli azionisti Stellantis ha invece bocciato, con il 52,1% di voti contrari, la politica di remunerazione della società che prevede per l’amministratore delegato Carlos Tavares, tra stipendio e altre voci, 19,15 milioni di euro nel 2021.

“E’ un voto di consultazione non vincolante, ma la società ne terrà conto”, ha spiegato il presidente John Elkann all’assemblea riunita in modo virtuale, riferendosi alle future decisioni. E alla domanda di un azionista l’azienda ha replicato che bisogna considerare i risultati record raggiunti nel 2021 e che “l’aumento di stipendio di Tavares rispetto a quello che aveva in Psa è dovuto al fatto che Stellantis è una azienda diversa e molto più grande”.

Il gruppo – secondo la relazione finanziaria – ha speso complessivamente nel 2021 per la remunerazione dei consiglieri di amministrazione 28,8 milioni, di cui 4,5 milioni per la parte fissa e il resto per i piani di incentivi e compensazioni. Elkann ha ricevuto 7,88 milioni di euro, il direttore finanziario Richard Palmer 14,8 milioni.

Tornando ai dividendi, la distribuzione ai soci ha invece lasciato l’amaro in bocca ai sindacati. “Continua il trend positivo finanziario di Stellantis, che ha portato a riconoscere agli azionisti un dividendo di 3,3 miliardi di euro. Un record frutto anche dell’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori degli stabilimenti e degli enti di staff italiani ha lamentato Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil. Il sindacato chiede che “l’azienda riconosca subito almeno i 200 euro defiscalizzati di bonus carburanti ai lavoratori per lenire, se pur parzialmente, gli effetti della crisi del settore automotive”.

Intanto in Borsa le azioni Stellantis trattano oggi ben intonate, in una nuova seduta cauta per Piazza Affari: alle ore 11,30 il titolo segna +0,23% a 14,006 euro.