Settimana corta Intesa Sanpaolo, i sindacati frenano
Redazione FR
12-10-2022 — 10:00
Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Unisin si prenderanno più tempo per compiere gli “approfondimenti e le verifiche anche di natura legale” per “individuare le soluzioni migliori per tutti i colleghi del gruppo”
La settimana corta a Intesa Sanpaolo è un tema che fa discutere, ma fa anche registrare alcune precisazioni da parte dei sindacati bancari.
Le organizzazioni sindacali del comparto bancario si prenderanno infatti più tempo per compiere gli “approfondimenti e le verifiche anche di natura legale” per “individuare le soluzioni migliori per tutti i colleghi del gruppo” Intesa Sanpaolo.
Lo affermano in un documento congiunto le delegazioni trattanti del gruppo Intesa Sanpaolo della Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Unisin circa la proposta dell’azienda sullo smart working che prevede anche l’ipotesi di una settimana corta a 4 giorni di lavoro con un aumento dell’orario di lavoro.
Il perdurare delle “rigidità aziendali – proseguono i sindacati – ed una escalation mediatica che va anche al di fuori del nostro settore, rischia di pregiudicare l’esito della trattativa. Senza un cambio radicale di atteggiamento nella trattativa da parte della banca non si giungerà a nessun accordo perchè solo un buon accordo, frutto della contrattazione collettiva, può garantire diritti realmente esigibili per tutte le lavoratrici e i lavoratori”.