Rock Trading: prime denunce, si muove la Guardia di Finanza
Redazione FR
02-03-2023 — 10:30
Indagini e perquisizioni dopo il blocco dell’operatività che ha impedito ai clienti di accedere ai propri investimenti in criptovalute
Il caso Rock Trading sotto la lente degli investigatori. Dopo le prime denunce da parte di clienti che non riuscivano a ritirare la liquidità, si è mossa la Guardia di Finanza.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, su disposizione della Procura della Repubblica di Milano, hanno eseguito ieri decreti di perquisizione, sequestro e acquisizione documentale nei confronti di The Rock Trading, borsa cripto italiana iscritta nel registro degli operatori di valute virtuali tenuto dall’Oam (Organismo Agenti e Mediatori).
Indagini e perquisizioni sono scattate dopo il blocco dell’operatività che ha impedito ai clienti di accedere ai propri investimenti in criptovalute, facendo scattare le prime denunce.
Il caso ha suscitato clamore dopo che numerosi investitori italiani sono rimasti coinvolti nel crac della piattaforma Ftx.
Oltre alle sedi della società a Milano, Genova e Padova, ieri i finanzieri hanno perquisito anche le abitazioni dei due fondatori, Andrea Medri e Davide Barbieri, dopo che già la procura di Firenze aveva aperto la settimana scorsa un fascicolo con le ipotesi di reato di frode informatica e di accesso abusivo a sistema informatico.
Solo il Bitcoin, ricorda oggi MF-Milano Finanza, nell’ultimo anno ha perso in dollari il 46%, mentre l’antagonista Ethereum è arretrato del 44%.
Le indagini valuteranno ora, aggiunge il giornale, la salute finanziaria di The Rock Trading, oltre ad analizzare il modo in cui operava la piattaforma per capire, per esempio, in base anche a quanto accaduto in casi più eclatanti all’estero (si veda Ftx), se i versamenti di liquidità dei clienti in criptovalute finivano in conti segregati oppure in un unico wallet della piattaforma che ne disponeva in maniera diretta.
Ulteriori accertamenti finanziari sono inoltre in corso per controllare la gestione della liquidità da parte di The Rock Trading, oltre alla verifica di dove si trovino di fatto i fondi raccolti dai clienti. Le indagini in corso riguardano possibili reati informatici e societari.
In seguito alle prime denunce dei clienti sono state attivate le verifiche che hanno fatto emergere, oltre al blocco dell’operatività, l’interruzione dei rapporti con l’istituto di credito italiano che, “fin dalla costituzione della società, aveva fornito alla piattaforma i rapporti di conto attraverso cui operare”, spiega la Gdf. Fino a qualche settimana fa la banca italiana cui si appoggiava The Rock Trading con un conto societario era Banca Sella che, all’emergere delle prime lamentele sulle chat dei clienti della piattaforma che non riuscivano a ritirare la liquidità, ha effettuato un repentino recesso concordato e chiuso il c/c. La banca di riferimento è diventata successivamente l’irlandese Modulr.