Rete Tim, Vivendi apre al Mef ma con paletti
Stefano Neri
14-08-2023 — 12:24
Con il socio francese posizioni distanti non solo sulla valutazione ma anche su sostenibilità della futura ServiceCo in termini di debito e numero di dipendenti
Le azioni Telecom Italia proseguono il loro recupero in Borsa sulle aspettative di una svolta nel dossier rete Tim dopo la discesa in campo del Mef, pronto fra l’altro a rilevare una quota fino al 20% degli asset della NetCo. Il titolo avanza a fine mattinata di oltre il +2,5%.
Le aperture arrivate nelle ultime ore da parte di Vivendi, primo socio della compagnia con circa il 24% del capitale, favoriscono le ricoperture.
Secondo fonti del gruppo francese infatti “l’impegno diretto del governo è una notizia positiva”, anche se “per arrivare a una soluzione concreta e realizzabile è.necessario l’avvio di un dialogo serio”.
Nelle prossime settimane si potrebbe svolgere un incontro ad alti livelli tra rappresentanti del governo e della media company francese, con la presenza prevista del presidente Yannick Bolloré.
Il Mef dovrebbe intervenire sulla rete tim nell’ambito di una cordata italiana (fra cui il fondo Fsi, la stessa Cdp ma con una partecipazione esclusivamente finanziaria per ragioni antitrust) che affiancherebbe il fondo Kkr, la cui offerta ha ottenuto un’esclusiva fino al 30 settembre.
Se l’apertura di Vivendi aumenta la visibilità sull’operazione, ricordano gli analisti di Equita, l’appoggio del primo azionista resta uno dei nodi più critici per arrivare a chiudere l’accordo.
Vivendi ha i numeri per bloccare una potenziale operazione in assemblea straordinaria, dove è prevista una maggioranza dei due terzi.
Con il socio francese le posizioni sono al momento distanti non solo sulla valutazione, ma anche su sostenibilità della futura ServiceCo in termini di debito e numero di dipendenti.
I transalpini valutano la rete Tim 31 miliardi, mentre l’offerta di Kkr, cui dovrebbe unirsi il socio pubblico, si spinge al momento fino a 23 miliardi.
Se su questo punto potrebbe essere raggiunto un compromesso sui 26 miliardi, stando alle ipotesi di mercato, l’offerta di Kkr prevede 20mila dipendenti e 10 miliardi.di debiti. Alla ServiceCo toccherebbero quindi 22mila dipendenti e circa 15 miliardi di debiti, mentre Vivendi punta 8mila dipendenti e 5 miliardi di debiti.
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