Piano Bper 2027 accelera su dividendi, commissioni e tagli al personale
Ste. Ne.
10-10-2024 — 09:36
Le strategie firmate dal ceo Papa prevedono massicci investimenti in tecnologia e vendite in filiale quasi dimezzate
Bper ha svelato le nuove strategie firmate dal ceo Gianni Franco Papa. Il piano Bper al 2027 punta come previsto su un netto upgrade della politica sui dividendi, mentre il flusso di commissioni dovrebbe compensare il calo del margine di interesse; spicca inoltre una scure del 10% sul personale ricorrendo alle nuove tecnologie. La Borsa apprezza con un rialzo del titolo questa mattina dopo i primi scambi di oltre il 6%. Si attende ora anche la reazione dei sindacati.
Piano Bper 2027
Bper prevede un dividendo cumulato cash di 3,2 miliardi nel periodo 2025-2027 con un payout medio del 75% contro il 29% pagato sul 2023. La banca potrà anche “valutare di ricorrere al pagamento di acconti sul dividendo”, spiega il piano.
Fra gli altri target, l’utile è visto a 1,5 miliardi nel 2027, con un utile netto cumulato di 4,3 miliardi nel 2025-2027. Il ritorno sul capitale tangibile (Rote) a fine piano sarà del 16% mantenendo un Cet 1 al 14,5%.
Sul fronte dei ricavi, il dato atteso nel 2027 è di 5,5 miliardi (+1,5% dal 2024 al 2027) con una spinta delle commissioni (+12% per un totale di 550 milioni aggiuntivi), che “più che compenseranno” l’attesa flessione (-450 milioni) del margine di interesse.
Bper, tagli nel piano
Il piano indica l’utilizzo di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale che dovrebbero portare a “una riduzione dell’organico del 10%”. Viene indicato in particolare “un aumento della produttività grazie al nuovo modello di servizio omnicanale, rafforzando l’offerta commerciale fuori sede e le transazioni digitali e all’ottimizzazione e automazione dei processi grazie all’Ai/GenAi sia nel back office che nelle funzioni di supporto, consentendo una riduzione dell’organico del 10%”. Gli investimenti per la digitalizzazione “ammonteranno a circa 650 milioni” fino al 2027 e successivamente gli scenderanno “attestandosi a circa 130 milioni l’anno”.
Sempre sul fronte dei costi prevista anche “l’ottimizzazione zero-based dei costi esterni con la ridefinizione di domanda e offerta”, puntando su “un risparmio del 16% sulle spese amministrative nel 2027 rispetto al 2024”.
L’aumento della produttività dell’organico “sarà sostenuto” anche “dal cambio di strategia sui canali di vendita”: ad esempio, entro la fine del 2027 circa il 45% delle vendite non avverrà più in filiale e le vendite digitali di prestiti personali quadruplicheranno, le vendite digitali di carte di credito aumenteranno di due volte e mezza, fino al 25% e la quota di acquisizione di nuovi clienti tramite canali digitali passerà dal 15% al 35%”.