Sab 30 Settembre 2023 — 18:16

Orcel (Unicredit): sarà confermato o andrà a Ubs?



Non è ancora iniziato il processo di rinnovo del cda e già circolano rumors e voci di corridoio su quali potrebbero essere i vertici della banca dopo l’assemblea del 2024

andrea orcel unicredit

Andrea Orcel sarà confermato ceo di Unicredit o potrebbe fare i bagagli con destinazione Zurigo a Ubs? Il presidente dal 2024 sarà ancora Pier Carlo Padoan o si fanno strada altri nomi fra cui quello di un altro ex ministro?

Unicredit, rinnovo cda

Non è ancora iniziato il processo di rinnovo del cda e già circolano rumors e voci di corridoio su quali potrebbero essere i vertici della banca dopo l’assemblea del 2024.

L’iter per la formazione del nuovo cda Unicredit dovrebbe cominciare nel prossimo mese di ottobre (il 25 il board si riunisce per approvare la trimestrale) e concludersi nel mese di gennaio, per poi passare al vaglio dell’assemblea di primavera.

Va ricordato peraltro che Padoan era stato cooptato in cda già a ottobre 2020 in vista della sua nomina alla presidenza; e lo stesso era accaduto a novembre 2017 per Fabrizio Saccomanni in previsione dell’assemblea 2018.

Quanto alla nomina del cacciatore di teste, nel 2021 l’incarico era andato a Spencer Stuart e, secondo quanto riporta oggi Milano Finanza, c’è chi ritiene che questa volta possa essere selezionata Egon Zehnder, nella logica dell’alternanza che spesso vige per le grandi aziende.

Orcel resterà a Unicredit?

Venendo ai rumors sulle sorti di Andrea Orcel, il ceo di Unicredit viene accreditato per una riconferma sulla base dei risultati ottenuti da Unicredit e della guidance aggiornata (grazie anche al boom dei margini di interesse, in scia a rialzi dei tassi Bce) che hanno consentito di incrementare i dividendi rispetto agli obiettivi del piano.

Negli ultimi due anni, secondo quanto ricostruisce oggi MF, i rapporti tra Orcel e i soci storici di Unicredit sono rimasti positivi. Se infatti l’asse con la Fondazione Cariverona di Alessandro Mazzucco (1,08%) e la famiglia Del Vecchio (2%) resta solido, certe divergenze di vedute sorte in passato con la Crt di Giovanni Quaglia (1,9%) sarebbero rientrate sotto la nuova presidenza di Fabrizio Palenzona. Il ceo oggi può contare anche sull’appoggio di Allianz (3,9%), con cui Unicredit ha rinsaldato i legami industriali grazie anche al rapporto di stima tra Orcel e il ceo Oliver Bäte.

Alla luce di tutti questi elementi un nuovo mandato per Orcel è molto probabile. Sempre che nel frattempo, scrive il giornale, per il banchiere non si presentino altre opportunità nel sistema finanziario internazionale. Conclusa l’integrazione di Credit Suisse, per esempio, il ceo di Ubs Sergio Ermotti potrebbe passare il testimone a un nuovo capo azienda che dopo la ristrutturazione gestisca il rilancio industriale del nuovo gruppo. Una sfida di questo genere potrebbe tentare Orcel, che è già stato al vertice del colosso di Zurigo.

Ex ministro

Per quanto riguarda Padoan, sebbene il lavoro dell’ex ministro delle Finanze sia stato apprezzato dal board, diverse opzioni sono aperte, stando ai rumors di stampa.

Si vocifera anche di un possibile passo indietro. Quanto ai potenziali successori, fra i nomi che circolano spicca quello si Massimo Tononi, già presidente della Cdp e di Mps.

Fra i papabili anche l’ex ministro dell’Economia Daniele Franco, la cui nomina alla Bei appare in bilico, e Lucrezia Reichlin, professoressa alla London Business School ed ex consigliere di Unicredit.

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